Eni Brindisi, Bozzetti (M5S): “Basta veleni”
“Bisogna dire basta senza se e senza ma, non si può più aspettare, bisogna porre un rimedio definitivo. Quella che oramai sembra essere diventata un’abitudine non può e non deve essere la normalità, a Brindisi continuano a farci respirare veleno”. Queste le prime dichiarazioni del consigliere regionale brindisino del Movimento 5 Stelle, Gianluca Bozzetti, sull’ennesima sfiammata della torcia Eni-Versalis causata del blocco del compressore dell’impianto di cracking.
“Quello del blocco del compressore è un problema risaputo, che si ripete ciclicamente da anni. Ieri, la torcia RV101C dello stabilimento Versalis di Brindisi a causa del blocco del ciclo frigo propilene K5001 dell’impianto Steam Cracking P1CR ha nuovamente illuminato a giorno la città di Brindisi. Nonostante i lavori di manutenzione straordinaria di maggio/giugno 2015 nulla sembra esser cambiato. Una situazione intollerabile, “assurda” come anche confermato dal direttore Assennato, tanto più che gli unici a non essere stati avvisati tempestivamente e quindi non rispettando quanto prescritto dall’AIA nel piano di monitoraggio e controllo, sono stati proprio i funzionari Arpa.”
Il consigliere brindisino fa sapere che dai primi risultati sembrerebbe che si sia registrato l’ennesimo sforamento di NO2 (diossido di azoto), con un valore medio riscontrato di 147,5 ppm, pari a 310 microgrammi su metro cubo a fronte di un valore medio limite di 200 microgrammi su metro cubo.
“In concreto – incalza Bozzetti – l’altra notte, i cittadini hanno letteralmente respirato veleno. Proprio in virtù di quanto accaduto e ritenendo non più tollerabile tale situazione, nei prossimi giorni formalizzerò al presidente del Consiglio Loizzo e al Presidente della V Commissione Ambiente Filippo Caracciolo, una richiesta di audizione dei vertici di Eni-Versalis spa di Brindisi e della Dirigenza Arpa. Bisogna far luce definitivamente su di una questione che ha costanti ricadute negative sulla salute dei miei concittadini”.