Ilva, la Fiom Cgil ribadisce il suo “no” all’ingresso dei privati nella Newco
TARANTO – «In questo delicato momento bisogna respingere possibili ingerenze del sistema delle imprese e dei suoi sostenitori trasversali che hanno volutamente contribuito alla perdita di commesse per Ilva commissariata (fino al 70% nel 2015) favorendo il più economico ed inquinante mercato cinese, così come ricordato al presidente di Confindustria Squinzi durante un’audizione in commissione Bilancio alla Camera”. Lo dicono le Rsu Fiom-Cgil Ilva di Taranto in una nota stampa che ribadisce il no all’ingresso dei privati nella Newco Ilva.
«Riteniamo di fondamentale importanza per il futuro di un settore produttivo strategico – aggiungono – che continui ad esserci un intervento pubblico capace di garantire non solo gli investimenti sul piano ambientale e dell’innovazione tecnologica presentando quanto prima un progetto industriale, ma anche di instaurare un nuovo e proficuo rapporto con i lavoratori, il mondo della scienza e la cittadinanza».
Una presa di posizione che giunge in risposta alle recenti dichiarazioni del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Confindustria, sindacati di base e Forza Italia, rispetto al futuro dell’Ilva legato all’attuale gestione commissariale e alla prossima nascita dalle Newco.
«E’ bene ricordare – si legge nella nota – che l’attuale gestione commissariale, scaturita dal provvedimento del Governo, nasce a seguito della estromissione della famiglia Riva che, oltre ad aver causato danni dal punto di vista ambientale e sanitario in nome del profitto, ha generato un sistema di corruttela e clientelare che ha pervaso buona parte del tessuto sociale ed economico del territorio».