Meetup Pulsano: "Il Pd rischia di far saltare le trattative per il Mulino Scoppetta"

Il Meetup Pulsano, in data 29 ottobre 2015, ha protocollato istanza con cui invita l’Amministrazione Comunale di Pulsano a partecipare al bando per la presentazione di proposte da inserire nel “Piano nazionale di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”. Lo scorso 1 ottobre, in sede di Conferenza Unificata, è stata definita l’Intesa sullo schema di DPCM recante l’approvazione del Bando per la presentazione dei progetti da inserire nel “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate” che mette a disposizione degli enti locali oltre 194 milioni di Euro.

La dotazione del Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, come previsto dall’art. 1, comma 434, L. 190/2014, ammonta a 44.138.500 euro per il 2015 e di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Sono ammessi a presentare i progetti e la relativa domanda di finanziamento i comuni, sia singolarmente sia come capofila di un’unione di comuni confinanti, che abbiano nel loro territorio la presenza di aree urbane degradate. A parità di punteggio, saranno premiati i progetti promossi dalle amministrazioni comunali in forma aggregata.

Il Comune di Pulsano può accedere a questo bando dando una “rispolverata” al DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana) presentato in occasione della Candidatura all’AZIONE 7.2.1 “Piani integrati di Sviluppo Territoriale” del P.O. FESR 2007-2013, eliminando quelle “brutture” tecnico-amministrative-ambientali quali il project financing, il porto turistico e il campo da golf in esso inseriti.

Quanto mai deprecabile è da considerare l’iniziativa del PD che ha avanzato la candidatura del Mulino Scoppetta per i finanziamenti ottenibili con il presente bando. Quest’azione ha destabilizzato la trattativa in corso, di cui erano a conoscenza, tra un potenziale acquirente interessato a rilevare il bene e i proprietari che, tra l’altro, erano assolutamente all’oscuro dei progetti, messi in atto dal locale circolo del PD, giacché i dirigenti del partito democratico non si sono minimamente degnati di interfacciarsi con la proprietà prima di avanzare la proposta in conferenza stampa. Qualora la trattativa dovesse saltare condannando quel prezioso bene cittadino al degrado assoluto, i responsabili si potrebbero facilmente identificare nei rappresentanti politici seduti a questo tavolo.