A distanza di due giorni, ci ritroviamo a scrivere dell’accaduto per informare i lettori che l’Ecotaras è ancora impegnata in questa attività nonostante l’Ilva, in una nota stampa, avesse parlato di “situazione sotto controllo” e di “una contenuta quantità di materiale oleoso” sversata. A quanto ci risulta, invece, l’Ecotaras avrebbe raccolto diverse tonnellate di materiale e quindi migliaia di litri di prodotti oleosi. Materiale oleoso continuerebbe a sversarsi in mare dai canali.
Sul posto, inoltre, non si sarebbe recato alcun rappresentante istituzionale per rendersi conto della reale situazione. Ricordiamo, che l’Ilva ha motivato lo sversamento con il malfunzionamento di una valvola, ubicata nel reparto trattamento acque attinente all’impianto di laminazione del treno nastri 2. Quel che preoccupa è che i mezzi dell’Ecotaras siano ancora lì e che tutto passi in qualche modo sotto silenzio dando per scontate le rassicurazioni fornite dall’Ilva nelle ore successive allo sversamento. Nelle prossime ore torneremo a sviscerare i dettagli relativi a questa ennesima aggressione al mare ionico e all’ecosistema marino.
Alessandra Congedo
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