Indotto Ilva, Tomaselli (Pd): “Le obiezioni del ministero dell’Economia vanno superate”
“Le anticipazioni sui contenuti della legge di stabilità riportano l’assenza di misure a favore del sostegno al credito delle imprese che lavorano per l’Ilva: si tratta di una grande ingiustizia, oltre che un grave errore cui bisognerà subito porre rimedio nel corso dell’esame parlamentare della manovra”. E’ quanto si legge in una nota del senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd della Commissione Industria.
“La decisione di sostenere l’indotto dell’Ilva – continua Tomaselli – ha rappresentato nei mesi scorsi uno degli obiettivi prioritari perseguiti sia dal Governo che dalla gestione commissariale: si tratta, infatti, di venire incontro ai gravi disagi che numerose imprese hanno dovuto subire accumulando crediti ingenti, pari a circa 150 milioni di euro, che da lungo tempo attendono di essere saldati. Per alleviare tali disagi già nel decreto cosiddetto “salva- ILVA” abbiamo previsto una misura di sostegno al credito mediante l’accesso al Fondo centrale di garanzia: tale misura, però, per poter essere efficace ha bisogno di essere attuata mediante procedure specifiche e semplificate che rendano effettivamente disponibile tale opportunità a fronte di crediti certificati. Da qui la necessità di una specifica norma che, pur prevista dal Governo nelle bozze iniziali della legge di stabilità, risulta essere stata eliminata nella versione finale a causa delle obiezioni, eccessivamente rigide e formali, del Ministero dell’economia e finanze. Si tratta di obiezioni che vanno rapidamente superate a fronte di una vicenda che ha i caratteri della straordinarietà ed eccezionalità. Lo stesso futuro produttivo ed industriale dello stabilimento Ilva di Taranto, infatti, è strettamente collegato con un solido sistema di PMI che sostengano lo sforzo di risanamento e rilancio che è stato avviato e che deve essere portato a termine, per il bene della città di Taranto e dell’intero sistema manifatturiero nazionale”.