Arriva a Taranto la Carovana internazionale antimafie

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Lo stabilimento Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, 19 settembre 2013.ANSA / CIRO FUSCODare maggiore attenzione alle periferie. E’ questo l’obiettivo della Carovana internazionale antimafie che mercoledì prossimo, 28 ottobre, sarà a Taranto. L’arrivo è previsto in via Lisippo per le ore 17.30 nel Centro sociale del quartiere Tamburi. L’evento è stato organizzato da “Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, Avviso Pubblico, Arci, Cgil, Cisl e Uil. Nata nel 1994 su iniziativa di Arci Sicilia, la Carovana continua da 21 anni ad essere un grande laboratorio itinerante contro la criminalità organizzata, dove l’animazione sociale sul territorio ha lo scopo di contribuire a combattere la corruzione e riformare la politica, puntando alla costruzione di luoghi di aggregazione, di spazi di socialità, per affrontare il degrado e la marginalità sociale attraverso la costruzione di relazioni e di reti comunitarie tra le persone.

Teatro, musica, testimonianze di vita vissuta a contatto con una realtà spesso difficile saranno al centro dell’incontro dal titolo “Vita di periferia”. L’interesse dei “carovanieri” si è soffermato, quest’anno, sui sobborghi cittadini, luoghi in cui sono forti le spinte all’illegalità. Per dare un impulso nuovo è necessario portare alla luce esempi positivi che valorizzano il lavoro di associazioni e persone che riscattino un territorio troppo spesso abbandonato a se stesso. Particolarmente ricca la scaletta degli appuntamenti in programma. Si inizierà con la presentazione della Carovana attraverso la voce dei protagonisti di un viaggio che ha percorso l’Italia e l’Europa e si proseguirà con il saluto degli organizzatori (Libera, Arci, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl, Uil).

Saranno le testimonianze di chi vive la realtà della periferia ionica le protagoniste della seconda parte dell’incontro. L’attore e autore Gaetano Colella porterà in scena il monologo “Esodo”, la storia disperata degli abitanti delle “case-parcheggio” del quartiere Tamburi di Taranto attraverso la voce di uno dei suoi residenti che si è barricato sul tetto del suo palazzo per protestare. Vuole una casa che gli spetta da quarant’anni. Da quando, a seguito del crollo di alcuni edifici nella Città vecchia, i suoi genitori e un altro migliaio circa di abitanti furono sistemati dal Comune in altre zone della città allo scopo di risanare gli immobili fatiscenti dell’Isola.

Al termine della rappresentazione interverranno la dottoressa Anna Paola Lacatena, sociologa Asl Taranto “Disagio minorile” e la dirigente scolastica del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) Patrizia Capobianco per esporre le loro esperienze nelle zone esterne al centro cittadino. Quello delle periferie è un tema caro anche a Papa Francesco che ne ha dato ampio spazio nelle sue omelie. Alcuni passi, infatti, saranno letti al pubblico da don Massimo Caramia.

Infine i saluti dei rappresentanti delle associazioni di quartiere che ogni giorni lavorano per l’emancipazione di zone degradate. La serata si concluderà in musica con le note di Gaia Costantini, studentessa “Archita”, premiata recentemente al concorso nazionale “Venti liberi: musica per la libertà” tenutosi a Pisa per festeggiare i venti anni dell’associazione fondata da don Ciotti.

 

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