Trivelle, Santorsola su permessi Shell: “Governo regionale valuterà ricorsi”

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“Così come accaduto nello scorso mese di agosto per i Decreti Ministeriali di compatibilità ambientale 103, 104, 105, 106, 107, 109, 120, 121 e 122, anche per i due provvedimenti che riguardano Shell (DM 358 e 359 del 13 ottobre scorso), il Governo regionale valuterà la via del ricorso amministrativo. La Puglia, con delibere di giunta del marzo 2013, aveva comunicato il proprio parere negativo ai due permessi all’interno del procedimento di autorizzazione nazionale”. A dichiararlo l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Domenico Santorsola.

trivellazioni-petrolifere“Partendo dalla tecnica di prospezione con lo strumento di indagine (l’airgun) e dalle conseguenze dello stesso sull’ecosistema marino in una zona dove, per stessa ammissione del proponente, la fauna è ricca di mammiferi la Regione ha chiarito la propria posizione, in questo come in altri casi. Tra le motivazioni che hanno indotto il Comitato Via Regionale a determinarsi negativamente – spiega Santorsola – anche le ripercussioni ambientali ed economiche su un territorio a vocazione turistica, rimarcando il fatto che non si può scindere la fase di prospezione da quella di coltivazione nel dichiarare compatibile la scelta delle fonti fossili. Infine su quell’area insistono altre istanze e questo vuol dire che si deve tener conto del quadro generale di riferimento dei cosiddetti impatti cumulativi sul territorio interessato”.

“La Puglia, sul tema delle prospezioni sismiche per la ricerca di idrocarburi, ha sempre lavorato a creare un fronte di attenzione e di riflessione sul tema, dapprima attraverso l’opera dei Consigli Regionali dell’Adriatico e poi con la sottoscrizione del Manifesto di Termoli di cui si è fatta promotrice con il Presidente Emiliano. Quello stesso documento – conclude Santorsola – è diventato materia condivisa all’interno della Commissione ambiente della Conferenza delle Regioni mentre il nostro Consiglio Regionale votava l’adesione ai quesiti referendari sul tema. Il tutto, giova ricordarlo, non con uno spirito di contrapposizione istituzionale, ma con l’obiettivo di creare un momento di riflessione sugli indirizzi di politica energetica nazionale”.

 

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