Ambiente e salute, una prospettiva globale – Esperti a confronto all’Istituto Superiore di Sanità
Un focus internazionale per riflettere sulla dimensione globale dell’impatto sulla salute dell’inquinamento ambientale. E’ questo lo scopo del convegno “Perspectives in global environmental health” che si terrà oggi ottobre all’Istituto Superiore di Sanità. All’incontro parteciperanno ricercatori provenienti da USA, America Latina, Sudafrica e Canada. “Il tema ambiente e salute è inteso a livello planetario per il carattere sistemico dei grandi cambiamenti in atto – dice Pietro Comba, Direttore del Reparto di Epidemiologia ambientale dell’ISS – e va affrontato in una prospettiva di salute globale, soltanto affrontandolo in maniera integrata infatti possiamo averne consapevolezza”.
Parlare di inquinamento ambientale a livello globale significa anche affrontare il problema della distribuzione ambientale di sostanze contaminanti in luoghi remoti rispetto a dove sono state emesse, pensiamo ad esempio ai prodotti di combustione trasportati per via atmosferica o attraverso la catena alimentare, nonché del tema urbanizzazione e salute, vista la continua crescita delle megalopoli. Il convegno si concentrerà in particolare su alcune questioni specifiche relative ad esposizioni a fattori pericolosi per la salute che sono state fortemente ridotte in Europa e in USA ma che oggi si ripropongono nei paesi a basso reddito, soprattutto in Africa e in America Latina, su popolazioni che oltre a questo rischio ambientale sono caratterizzate da condizioni di salute già precarie dovute alla scarsa alimentazione e all’insufficiente controllo delle malattie trasmissibili.
“Durante l’incontro – continua Comba – affronteremo il problema dell’impatto sanitario della silice in Sudafrica e in Bolivia e il problema dell’amianto dei paesi che ancora consentono l’utilizzo industriale di questo minerale”. Il convegno è svolto dall’Istituto insieme al Centro collaborativo dell’OMS sulla salute nei siti contaminati ed al con il Collegium Ramazzini di Bologna, un’accademia scientifica che conta 180 membri in tutto il mondo e che segue l’insegnamento di Bernardino Ramazzini, il primo a sottolineare, già nel XVIII secolo, l’importanza della prevenzione rispetto alle malattie del lavoro e a quelle determinate dalla contaminazione ambientale.