Ilva: il giorno del processo – Al via l’appello di imputati e parti civili
TARANTO – Al via oggi il processo “Ambiente Svenduto”, che ha tutti i requisiti per diventare il più grande maxi-processo italiano in tema ambientale: sei anni di indagini, 47 imputati fra dirigenti dell’Ilva e politici, un migliaio di parti civili, più di 100 avvocati. Tra i politici sotto processo ci sono l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, imputato di concussione aggravata in concorso, il deputato di Sel Nicola Fratoianni e un consigliere regionale Pd, Donato Pentassuglia, entrambi accusati di favoreggiamento personale, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano (abuso d’ufficio), l’ex presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido e l’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva (concussione). Tra gli imputati anche un folto gruppo di dirigenti Ilva e del siderurgico tarantino succedutisi negli anni. Dall’ex presidente ed ex prefetto di Milano, Bruno Ferrante, ai direttori di stabilimento, dall’ex responsabile rapporti istituzionali, Girolamo Archinà, ai ‘fiduciari’ dei Riva, un legale Ilva, funzionari ministeriali per l’Aia 2011 e funzionari regionali. Da poco, nell’aula “Alessandrini” del Tribunale di Taranto, è terminato l’appello degli imputati, mentre è iniziato quello delle parti civili. Il giudice ha nominato anche il comitato “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti”, ma alcuni avvocati sono intervenuti per far notare che il gup aveva respinto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dallo stesso comitato. Si sta chiarendo se si tratta di un errore. Va detto, infine, che questa prima udienza potrebbe essere a rischio per un difetto di notifica ad un imputato. Ciò potrebbe comportare uno slittamento del processo.