Ilva, rifiuti smaltiti in discarica interdetta per mafia: il M5S interroga Galletti
Non tutti si sono dimenticati dell’inchiesta video “I rifiuti pericolosi dell’Ilva smaltiti nella discarica siciliana interdetta per mafia” pubblicata dal “Corriere Tv” lo scorso 23 settembre. Un gruppo di senatori del Movimento 5 Stelle ha interpellato, nel corso della seduta n. 521 di venerdì 9 ottobre, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per avere chiarimenti sulla vicenda.
“Secondo fonti di stampa (“Corriere TV” del 23 settembre 2015), – è scritto nell’interrogazione – la Prefettura di Siracusa, basandosi su informazioni del medesimo ufficio di Catania, interdiceva nella prima decade di aprile, dunque, circa una settimana prima dell’arrivo dei rifiuti provenienti dall’Ilva, “la Cisma Ambiente SpA, società proprietaria della discarica in contrada Bagali nel Comune di Melilli, in provincia di Siracusa” in quanto “sussiste nei confronti della società Cisma Ambiente il pericolo di condizionamento da parte della criminalità organizzata”.
Al ministro Galletti viene chiesto “se sia a conoscenza dei fatti esposti e se, sulla base del dettato normativo vigente e delle narrate evidenze aventi carattere anche criminoso”, e se “non ritenga di assumere le opportune iniziative” per evidenziare “l’effettiva pericolosità dei rifiuti condotti in Sicilia, provenienti dall’Ilva, nonché i presupposti di liceità dell’intera operazione, ivi compreso il supposto carattere temporaneo e transitorio”. In riferimento agli impianti della Cisma Ambiente SpA, viene chiesto se “non ritenga necessario un approfondito monitoraggio della situazione epidemiologica e ambientale dell’area circostante, un’azione di verifica di natura autorizzativa, finanziaria e di sicurezza, nonché un’azione di controllo dell’eventuale violazione delle prescrizioni che conferiscono priorità al trattamento o smaltimento dei rifiuti locali rispetto a quelli non locali”.
Infine, in merito ai provvedimenti da adottare, viene chiesto al ministro se “non intenda attivarsi con urgenza al fine di verificare lo stato dei lavori riguardanti l’impianto autorizzato di smaltimento dei rifiuti”, e “se abbia adottato o intenda adottare misure di competenza che evitino la sistematica violazione, a livello nazionale, regionale e locale, delle vigenti norme in materia ambientale, di tutela del territorio, di trattamento e trasporto dei rifiuti da parte dei gestori degli impianti”.
Qui il link relativo all’inchiesta giornalistica: http://video.corriere.it/i-rifiuti-pericolosi-dell-ilva-smaltiti-discarica-siciliana-interdetta-mafia/78bca604-2f91-11e5-882b-b3496f35c4c0