TARANTO – Nella città dei paradossi e della memoria a breve termine, può accadere di tutto. Prendiamo un caso per tutti. Quello che vede protagonista don Marco Gerardo, parroco del “Carmine”. In questi giorni è sotto i riflettori dei media perché un gruppo di operai di “Taranto Isolaverde”, società partecipata della Provincia messa in liquidazione, senza stipendio da 7 mesi, ha occupato la parrocchia per portare avanti la protesta. Un lavoratore -tramite mail – informa i giornalisti che don Marco Gerardo ha acquistato materassi nuovi per allestire la cappella dove i lavoratori stanno trascorrendo giorni e notti in attesa di ricevere risposte positive sulla vertenza.
«Staremo qui ad oltranza – spiega il lavoratore – fino a quando non si realizzeranno fatti concreti con accordi tra le istituzioni tutte, Regione compresa, che dopo le promesse fatte per la campagna elettorale latita da molto tempo in questa città. Non vogliamo più le promesse di Pulcinella». Dell’eclatante protesta si è occupato nei giorni scorsi anche l’arcivescovo Filippo Santoro che dopo aver ricevuto gli operai, si è mosso affinché venisse convocato un tavolo tecnico in Prefettura. Il tutto prende forma negli spazi lasciati vuoti dalla politica e dalle istituzioni. La notizia su don Marco che acquista materassi per gli operai, lanciata anche dall’Ansa, ci ha messo poco a girare sulle pagine dei giornali on line. A chi ha poca memoria, ricordiamo che Don Marco Gerardo è lo stesso parroco che nel luglio scorso, nell’ambito del processo sul disastro ambientale prodotto dall’Ilva, ha riportato una condanna a 10 mesi (la richiesta era stata di 2 anni), in quanto accusato di favoreggiamento nei confronti di Girolamo Archinà, l’ex responsabile delle pubbliche relazioni dell’Ilva. (InchiostroVerde)