Il sistema, denominato ISPEX, che rientra nei progetti e nei sistemi ancora sperimentali dell’Unione Europea, a cui hanno aderito anche Regione Puglia, Comune di Bari, Università degli Studi di Bari, IRSA CNR, GAP s.r.l., non fa analisi di tipo qualitativo. E’ solo uno strumento fotografico che rileva la “torbidità” dell’aria, ovvero la presenza di particelle di polveri, senza far distinzione se trattasi di cancerogeni, di gocce di umidità o, per esempio, di polvere di borotalco. Sarebbe, pertanto, opportuno conoscere il livello di accuratezza dei rilievi e la significatività dei risultati ottenuti dalla foto interpretazione.
Se lo ritenete interessante, chiamate l’Arpa Puglia che mette a disposizione gratuitamente questo piccolo accessorio da applicare al proprio i-Phone. Rimane tuttavia il fatto più importante che, a tutt’oggi, non sappiamo ancora bene se le centraline della qualità dell’aria di Taranto siano efficaci a rilevare i fenomeni di inquinamento industriale o meno e se le stesse forniscono dati qualitativamente validi ai sensi della UNI CEI EN 17025
Fabio Matacchiera (resp. legale Fondo Antidiossina Taranto)
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