Mar Piccolo, i senatori “5 Stelle” interrogano i ministri su bonifiche e sversamenti

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scaricoTARANTO – Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare – a firma della senatrice Vilma Moronese e altri – che ha per oggetto il mar Piccolo, indirizzata ai ministri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e dell’Agricoltura. Nel testo si pongono i seguenti quesiti: quali misure in concreto siano state attuate dai ministri in indirizzo, nell’ambito delle proprie competenze, anche in attuazione degli impegni assunti con l’accoglimento degli ordini del giorno, per garantire un effettivo coordinamento degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione del mar Piccolo; se, considerata la pericolosità dell’inquinamento, siano state predisposte misure volte a monitorare gli sversamenti nel mar Piccolo, oltre a quelle previste con il PON Sicurezza; quali iniziative, nei limiti delle rispettive attribuzioni, intendano adottare a sostegno dei lavoratori del settore della mitilicoltura tarantina, già colpito dalla crisi economica e dai cambiamenti climatici, che probabilmente produrranno effetti negativi nel settore anche nel 2016.

Sulla sua pagina Facebook la senatrice Moronese dice che l’interrogazione è stata presentata dopo aver appreso la notizia riguardante un camion dell’Amiu – immortalato nella foto scattata da un cittadino – che sembrerebbe intento a sversare qualcosa nelle acque del Mar Piccolo, nei pressi del mercato ittico di via delle Fornaci. Com’è noto, il nostro sito ha seguito da vicino sia le vicende che riguardano l’inquinamento del mar Piccolo (ad opera dell’Arsenale Militare, della grande industria e non solo), sia il caso scoppiato sabato scorso, dopo la diffusione dell’immagine relativa al mezzo dell’Amiu. Finora, la Capitaneria di Porto ha escluso che si sia verificato uno scarico di rifiuti. I sommozzatori provenienti da San Benedetto del Tronto, impegnati a Taranto per le attività legate alle bonifiche, hanno effettuato un sopralluogo che ha scongiurato tale eventalità. Dal comando della Capitaneria di Porto è stata paventata l’ipotesi che il mezzo sia stato sottoposto a lavaggio proprio in quel punto. Un’attività comunque illegale che se confermata, andrebbe denunciata e sanzionata. Ma sulla vicenda torneremo non appena acquisiremo ulteriori elementi. (A. Cong)

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