Ilva e porto: si apre una settimana importante per il futuro di Taranto
TARANTO – Nella prossima settimana, Taranto sarà al centro di due importanti appuntamenti: il consiglio generale di Confindustria, che si riunisce nella città pugliese (al circolo ufficiali della Marina Militare il 24 settembre col presidente Giorgio Squinzi), e il nuovo vertice di Palazzo Chigi (il 23 settembre) per approfondire la bozza del Contratto istituzionale di programma relativo all’area tarantina. Strumento, quest’ultimo, previsto dalla legge 20 dello scorso 4 marzo e attraverso il quale l’esecutivo vuole favorire la ripresa della città pugliese particolarmente segnata negli ultimi anni dalle vicende giudiziarie e ambientali del siderurgico. La decisione di tenere a Taranto il consiglio generale di Confindustria il 24 settembre col presidente Giorgio Squinzi fu presa da viale dell’Astronomia quasi a fine luglio. Si era, allora, nel pieno di un nuovo scontro tra Ilva, Magistratura e Governo a proposito del sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2 a causa di un incidente mortale sul lavoro che c’era stato a giugno.
Nel vertice in programma per il 23 settembre a Palazzo Chigi si conoscerà la struttura del Contratto istituzionale di sviluppo col quale il Governo vuole rilanciare Taranto. Tutto parte dalle legge 20 dello scorso marzo. Per Taranto si punta su avanzamento della bonifica dell’area esterna al siderurgico, recupero evalorizzazione culturale della Città vecchia, promozione del Museo archeologico, utilizzo in chiave turistica di parte dell’Arsenale militare come Museo di archeologia industriale e sviluppo del porto. Nell’incontro a Taranto del 20 luglio tra gli enti locali e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, oltre all’avvio del Tavolo interistituzionale Taranto, è anche partito un lavoro finalizzato a serrare i tempi su uno dei progetti più significativi: il recupero della parte antica della città. Il dossier è stato presentato giorni fa ai tecnici di Palazzo Chigi, guidati da Giampiero Marchesi, direttore del dipartimento per lo sviluppo e la coesione, ricevendo un primo consenso.
Per la bonifica ambientale, la priorità del commissario Vera Corbelli è ora il Mar Piccolo, dove è partito il campionamento dell’area occupata dalla Marina Militare, anch’essa fonte di inquinamento negli anni. Mentre sul porto, chiusa definitivamente la presenza della società Taranto container terminal messa in liquidazione dagli azionisti, si tratta di attendere i primi di ottobre quando Tct riconsegnerà all’Autorità portuale aree e banchina per far partire la procedura di evidenza pubblica con la quale cercare un nuovo operatore che riattivi il traffico e rioccupi i 539 lavoratori, per i quali, nei giorni scorsi, al ministero del Lavoro è stato firmato un accordo di cassa integrazione per cessazione di attività dalla durata di un anno.
Fonte: http://www.themeditelegraph.com/