Categories: Comunicati

Taranto, gli Amici di Beppe Grillo sugli scudi contro l’ipotesi rigassificatore

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Meet Up 192 – Amici di Beppe Grillo Taranto.

Notizie dell’ultima ora pongono questa splendida e martoriata città al centro di un complicato quanto devastante interesse economico senza alcun beneficio per il territorio. Apprendiamo dagli organi di stampa che la scoperta del giacimento metanifero egiziano avrà come terminal di Rigassificazione proprio Taranto. Proprio così, dopo le battaglie che dal 2006 al 2008 hanno portato la cittadinanza attiva e il Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” ad opporsi e ad aver ragione al rigassificatore della Gas Natural che sarebbe dovuto essere costruito a 700 metri circa dalle imponenti torce della raffineria ENI, oggi sembra che la minaccia sventata ritorni prepotentemente sulla scena tarantina.

A dir la verità la notizia non ci meraviglia più di tanto in quanto anche nella documentazione del Nuovo Piano Regolatore si parla espressamente che l’idea del rigassificatore a Taranto non è mai stata abbandonata, individuando tra l’altro anche una collocazione ben precisa a seguito della realizzazione della colmata ad Ovest di Punta Rondinella con una banchina d’ormeggio che secondo l’autorità portuale di Taranto – “costituirebbe un valido ampliamento delle aree portuali, utilizzabile per insediamenti industriali di produzione e/o di trasformazione, anche nel settore energetico”. Facciamo un po’ di chiarezza su cosa è un rigassificatore e a cosa serve.

Un rigassificatore è un impianto industriale che permette di riportare il prodotto dallo stato liquido, utilizzato nel trasporto marittimo, a quello gassoso utile per il trasporto terrestre ed il consumo finale. Gli impianti di rigassificazione possono essere realizzati a terra, oppure in alto mare (su strutture offshore), o su particolari navi dette “unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione”. La tecnologia offshore prevede la realizzazione di una struttura galleggiante in cui alloggiano i serbatoi per contenere il gas. La struttura galleggiante, che può anche essere una nave metaniera opportunamente adattata, viene ancorata permanentemente al fondo marino, lontano dalla costa e funziona da serbatoio galleggiante a cui attraccano le metaniere per scaricare il gas liquefatto che viene riportato allo stato gassoso a bordo dell’unità galleggiante. Un gasdotto collega la nave alla terraferma consentendo di immettere il gas nella rete gas.

Inoltre il processo di raffreddamento del gas, al momento della sua riconversione da gassoso a liquido, prevede l’utilizzo di sostanze clorate e acqua di mare con conseguente raffreddamento della stessa  e ciò comporta la perdita dei servizi ecosistemici espletati dall’habitat marino, della distruzione di plancton e larve, della selezione operata a favore di specie batteriche resistenti al trattamento con cloro, del rilascio di sostanze tossiche ivi compreso il cloro libero residuo. Tra le forme di contaminazione il cloro immesso nell’acqua di mare dà principalmente origine ad alogenoderivati organici (essenzialmente bromurati), come i trialometani (principalmente bromoformio), gli acidi aloacetici, gli aloacetonitrili, gli alofenoli.

In relazione allo stato di ossigenazione dell’acqua e alle fioriture fitoplanctoniche, durante le fasi ipossiche o anossiche vengono prodotte notevoli quantità di ammonio, che interferisce con il cloro per la formazione di clorammine. Sono tutte sostanze prioritarie così definite nel D.Lgs. 152/2006, Allegato III, parte III (Norme in materia ambientale – analisi dell’impatto antropico): rientrano nella lista delle sostanze più a rischio per il comparto acque. Sono tossiche, in parte persistenti e mutagene. Si accumulano nei grassi e vengono trasmesse lungo la catena alimentare. Quindi con il rigassificatore si avrebbero problemi ambientali, problemi legati ai rischi di incidenti rilevanti che potrebbero innescare un terrificante effetto domino ad esempio sul parco serbatoi dell’ENI e soprattutto condannare la nostra città alla vetustità e quindi ad HUB delle fonti fossili, tutto questo mentre il mondo sta andando verso le fondi energetiche rinnovabili.

Gli Amici di Beppe Grillo Taranto – Meet Up 192 avvertono le autorità che un simile disastro può e deve essere evitato e chiedono a gran voce di puntare su di un’economia energetica locale derivata da fonti rinnovabili diffuse sostenibili. La salute dei cittadini non può essere barattata e svenduta così, bisogna avere rispetto della volontà popolare e dei cittadini.

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Suo figlio è nei GUAI, mi paghi e lo aiuto | Purtroppo la storia è sempre la stessa: questa truffa sta colpendo ovunque

Questa truffa sta dilagando in tutta Italia, e questa volta la storia si ripete nel…

10 ore ago

Bollette, ecco le 6 MOSSE per risparmiare sin da subito | Col Natale alle porte, approfittane: non ti resta molto

Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica non è mai stato così semplice: bastano solo sei mosse…

12 ore ago

Ansia e stress, ne soffrono in molti ma non tutti sanno quale sia la causa | Per fortuna Amelia ha la SOLUZIONE: da domani relax assoluto

Ansia e stress sono nemici prediletti del corpo; ne soffriamo tutti in maniera differente, ma…

16 ore ago

Tostapane, per usarlo al meglio devi controllare questa leva | Solo così il risultato sarà SUPERLATIVO: prova subito

Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…

21 ore ago

Candele fai da te, questo è il REGALO perfetto per Natale | Le profumerie ti odieranno a vita, risparmio assicurato

Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…

1 giorno ago

Polpettine alla NUTELLA, questa è la genialata dell’anno | Puoi farle per merenda o a colazione, i bimbi ne vanno matti

Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…

1 giorno ago