L’intervento più incisivo sarà la raccolta dei rifiuti abbandonati. Ce ne sono almeno tre tipologie, ognuna delle quali richiede un intervento e canali di smaltimento specifici: i rifiuti ingombranti, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) e i rifiuti solidi urbani “fuori cassonetto”. Per ognuna, ovviamente, esistono anche modalità di conferimento che eviterebbero il ricorso a interventi straordinari da parte dell’Amiu: per ingombranti e Raee, infatti, è possibile concordarne il ritiro attraverso il numero verde aziendale (800013739 da fisso, 0997797258 da cellulare), per i rifiuti solidi urbani basta rispettare gli orari di conferimento e osservare un po’ di buon senso.
La seconda parte degli interventi riguarderà un rafforzamento dello spazzamento meccanico e manuale, accompagnato dal taglio delle erbacce e dalla raccolta delle deiezioni canine. Da oggi e fino a fine mese, gli operatori dell’Amiu saranno attivi nei quartieri periferici Tamburi e Paolo VI, prestando particolare attenzione agli accessi alla città (Bari, Statte e Martina), autentici biglietti da visita da preservare. Ad ottobre, invece, l’azione si sposterà nella parte orientale, con particolare riguardo alle aree intorno al ponte di Punta Penna Pizzone, all’ingresso da San Giorgio e alle arterie che conducono alle frazioni di Lama, San Vito e Talsano.
Questa azione capillare, in ogni modo, dovrà trovare i cittadini pronti a collaborare. È molto semplice: ogni zona preservata dal degrado è una zona da tutelare, da sorvegliare, da proteggere, contro l’inciviltà di quei pochi cittadini che, purtroppo, sono sufficienti a costruire un’immagine sbagliata della città. In questo senso, sarà fondamentale anche l’azione della Polizia Locale: con i mezzi e gli uomini a disposizione, siamo certi fornirà un fondamentale supporto alla battaglia per una Taranto migliore.