TARANTO – Oggi il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da Adriano Riva contro il provvedimento dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico che autorizza la gestione commissariale dell’Ilva ad emettere le obbligazioni finalizzate alla bonifica dell’acciaieria. I commissari straordinari dell’azienda, quindi, potranno emettere obbligazioni per finanziare il risanamento dello stabilimento ionico. Ne dà notizia il “Sole24Ore”. Anche il Tar del Lazio, nello scorso mese di giugno, aveva rigettato un ricorso dello stesso tenore presentato dal fratello di Emilio Riva, patron del siderurgico, deceduto nell’aprile del 2014. Nonostante questo doppio pronunciamento contrario ai Riva, resta il problema legato all’emissione di obbligazioni a causa della permanenza in Svizzera della somma da utilizzare: 1 miliardo e 200 milioni. Finora, nonostante gli sforzi della Procura milanese, non si è andati oltre il recupero di circa 120 milioni. Spetta ai giudici svizzeri autorizzare l’Ubs al trasferimento. Ovviamente, senza lo sblocco della somma complessiva, sarà difficile far fronte ad una parte consistente dei lavori previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale. Intanto, per venerdì prossimo, è previsto un incontro tra azienda e sindacati per vagliare la situazione dopo il provvedimento di dissequestro dell’altoforno 2 disposto dalla Procura ionica.