DL Ilva-Fincantieri, in Gazzetta Ufficiale la mancata conversione ma le norme sono già legge

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Lo stabilimento Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, 19 settembre 2013.ANSA / CIRO FUSCOÈ stata pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 204 del 3-9-2015 – la comunicazione del ministero della Giustizia della mancata conversione del decreto Ilva-Fincantieri. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri a inizio luglio per sbloccare gli stabilimenti di Taranto e Monfalcone, è stato ‘spacchettato’ durante il passaggio parlamentare: i primi due articoli, riferiti a Fincantieri (rifiuti e rilascio dell’Aia), sono stati inseriti nel dl Enti locali; il terzo articolo, sull’Ilva e l’altiforno 2, è stato inserito nel decreto Fallimenti. Il governo ha deciso di non convertire il decreto per non aumentare il numero di provvedimenti – già notevole – che le due Camere hanno dovuto convertire prima della pausa estiva. L’esecutivo ha quindi decido di inserire le norme negli altri due decreti. Il testo originario, però, non è stato ritirato: fino alla sua decadenza, infatti, le norme hanno continuato ad essere effettive e in vigore.

NORMA ANTISEQUESTRO ILVA

Come detto, l’articolo 3 (quello sulla prosecuzione dell’attività d’impresa nel caso di sequestro giudiziario) è stato inserito nel decreto sulla riforma del processo fallimentare. La norma – la cosiddetta ‘salva-Ilva’ – ha stabilito che nei casi di aziende di rilevanza strategica nazionale (come lo stabilimento di Taranto) sottoposti a provvedimenti cautelari da parte della magistratura, il provvedimento giudiziario non impedisca la prosecuzione dell’attività d’impresa purché l’azienda presenti in “termini stringenti” (entro 30 giorni) un piano per l’adozione di misure aggiuntive in materia di sicurezza del lavoro.

GESTIONE RIFIUTI E RILASCIO DELL’AIA

Per quanto rifuarda lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, le norme riguardano la gestione dei rifiuti, relativamente alle definizioni di “produttore di rifiuti”, “raccolta” e “deposito temporaneo”. Poi sono state introdotte alcune modifiche alla disciplina transitoria sui procedimenti per il rilascio o l’adeguamento dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia). Quest’ultima consente la prosecuzione dell’esercizio delle installazioni, nelle more della chiusura dei procedimenti autorizzativi da parte delle competenti autorità regionali.

(Public Policy) 

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