Esplode la protesta degli operai di Taranto Isolaverde, società partecipata della Provincia in liquidazione. Tre lavoratori sono saliti su un cornicione del palazzo del governo e uno di essi minaccia il suicidio, altri operai si sono incatenati davanti all’ingresso dello stesso edificio che ospita l’Amministrazione provinciale, altri ancora presidiano la sede e il deposito della società. «Siamo disposti a tutto – scrive in una nota il portavoce dei lavoratori, che sono da cinque mesi senza stipendio e sono stati collocati in mobilità – e ricordiamo che portare la gente a non aver nulla da perdere è pericoloso». Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Sono 231 gli operai alle dipendenze della società che si occupava di manutenzioni strade, controllo impianti termici, servizi di pulizia, uscierato e manutenzioni immobili. Per domani è previsto un incontro in Provincia, tra sindacati, il presidente dell’ente Martino Tamburrano e il Cda della società Taranto Isolaverde. «Perchè – sottolinea il portavoce degli operai – non si applica la legge 147/2013, ossia la legge di mobilità tra partecipate in modo da salvare tutti i lavoratori come la stessa legge impone? Siamo stanchi, arrabbiati, esasperati. Ci sentiamo accattoni, barboni nell’elemosinare denaro, il nostro denaro. Perciò diciamo basta con le prese in giro». (ANSA)