Arsenale, Stefàno: “Il Comune guarda al futuro”
L’intervento del ministro della Difesa Pinotti a Taranto sul futuro dell’Arsenale, non ha convinto molti, a partire dai sindacati. Sarà anche per questo se ieri mattina il Sindaco Ippazio Stefàno ha convocato una conferenza stampa, nella quale ha provato a spiegare i futuri interventi previsti dall’intesa tra Governo, Comune e Marina Militare, con tanto di aiuto di lavagna e pennarello. A cominciare da “Nave San Giusto e Nave Espero, e a settembre per Nave Granatiere, per cui sono previste immediate attività di manutenzione a Taranto – ha dichiarato Stefàno -. I finanziamenti hanno subito drastici ridimensionamenti negli ultimi tempi e per questo abbiamo presentato le nostre preoccupazioni per cercare di informare il Governo e spronarlo a maggiori interventi sulla nostra città”. Il primo cittadino ha poi ricordato che il Ministero della Difesa ha siglato un accordo per consentire la manutenzione del naviglio privato. Il problema dei problemi resta il blocco del turn-over del personale.
Il Ministro della Difesa ha infatti ribadito l’impossibilità di nuove assunzioni, motivo per il quale il Sindaco ha proposto “di aprire le officine dell’Arsenale agli istituti tecnici per una più adeguata formazione degli studenti tarantini. Un’idea – precisa – che è dell’amministrazione comunale ma che dovrà essere valutata e approfondita dal mondo scolastico”. A ciò si aggiunge l’impegno del Comune a pagare, per il prossimo anno scolastico, le borse di studio per i diplomati più meritevoli che provengono dagli istituti tecnici. “Così facendo, diamo una risposta al turn-over, non perderemo il know-how valorizzando il patrimonio dell’Arsenale e sarà uno stimolo per gli studenti contrastando quel dato che vede Taranto tra le prime città in Italia per dispersione scolastica” ha affermato Stefàno. Che è tornato poi ad esaltare la rilevante importanza della cessione della Banchina Torpediniera, con affaccio sul Mar Piccolo, all’Autorità Portuale. “Abbiamo lavorato in silenzio ed ottenuto i risultati, – commenta Stefàno -. Adesso in città si dovrà aprire un dibattito sui dovuti accorgimenti per rendere l’area in cui attraccheranno navi turistiche e grandi Yacht, compatibile con l’ambiente, senza che sia compromessa la produttività dei mitilicoltori”. In realtà, ci permettiamo di sottolineare, sarebbe meglio decidere prima che futuro dare al Mar Piccolo di Taranto e poi, eventualmente, approvare progetti di dubbia natura ed utilità. Del resto, per iniziare a vedere i primi frutti di questi progetti, tra cui è stato inserito anche l’intervento di riqualificazione della città vecchia, “si dovranno attendere almeno 15 anni”. Tuttavia, per alcune progettualità, come per esempio l’utilizzo e la piena fruizione dell’Isola di San Paolo, il Sindaco ha tenuto a precisare che “abbiamo bisogno dell’ausilio di associazioni di gran pregio della città. Mi riferisco a ‘Mare Vivo’, ‘Wwf Taranto’, ‘Jonian Dolphin Conservation’. Vogliamo affidare a loro, che godono anche di finanziamenti, la gestione di queste aree per la piena valorizzazione delle nostre bellezze”.
Sull’Ospedale Militare invece, l’idea è quella di rendere funzionali il reparto di Odontoiatria e la Camera Iperbarica, tramite una convenzione tra Marina Militare, Istituzioni locali e Asl. Inoltre i laboratori, secondo il Sindaco Stefàno, potrebbero essere utilizzati dagli studenti universitari del corso di Laurea in “Scienze Infermieristica”. “Ci siamo offerti per ristrutturare gli ambienti e di garantire una convenzione con una mensa del territorio per gli studenti che faranno ricerca in quella struttura”. Per le zone di pregio archeologico all’interno dell’Ospedale Militare, “sempre che la Marina acconsenta, si potrebbe consentire l’accesso ai tarantini e ai turisti da via Pitagora”. Un ultimo intervento riguarda infine l’utilizzo dei tanti centri sportivi militari anche ai cittadini. “A giorni potrebbe essere riaperta la Caserma Cugini: la libera fruizione degli impianti sportivi riguarda anche la scuola di arruolamento a San Vito ed il centro dell’Aviazione militare, all’interno del quale vorremmo organizzare le olimpiadi degli studenti. Sono gioielli che fino ad oggi sono stati chiusi ai molti ma che vogliamo restituire ai cittadini”, ha concluso Stefàno. Si tratta dunque, «di tante interessanti proposte- commenta Fabio Greco imprenditore delle manutenzioni navali- ma nulla di concreto. Ciò che è reale è che abbiamo poche riosorse a disposizionie della navalmeccanica ed il futuro delle nostre imprese è incerto». Tuttavia per il sindaco, l’impegno del Governo, «è una chiamata alle armi, per lavorare insieme e proiettarci nel futuro. Abbiamo bisogno di fare squadra ed essere sostenuti anche dalla città».