Palazzi Carducci e Troilo, teatro Fusco: la Regione convoca il Comune di Taranto

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palazzo troiloNon è tanto un problema di risorse, perché quelle ci sono, quanto di tempistica. I palazzi Troilo e Carducci, in Città vecchia, e il teatro Fusco, nel Borgo, rischiano di vedere volare via i finanziamenti messi a disposizione per la loro ristrutturazione. Non solo, perché al pericolo reale che il Comune di Taranto possa perdere i finanziamenti rivenienti dai fondi FESR si aggiunge quello di dover restituire le somme che l’Unione europea ha stanziato per l’acquisto degli immobili.

Per scongiurare tutto questo, su sollecitazione dell’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Gianni Liviano, il capo di gabinetto della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi, ha convocato per il prossimo 3 agosto un tavolo tematico per le problematiche relative, appunto, ai palazzi Troilo e Carducci e al cinema teatro Fusco. L’appuntamento è per le ore 10.30 di lunedì 3 agosto nell’Ufficio del capo di gabinetto, a Bari. All’incontro sono stati invitati il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, Francesco Palumbo, direttore Area politiche per la promozione del territorio, Francesco Pace, dirigente servizio Urbanistica-Assetto del territorio, Anna Maria Candela, dirigente servizio Programmazione sociale, Silvia Pellegrini, dirigente servizio Beni culturali, Silvio Rufolo, dirigente Pianificazione urbanistica Comune d Taranto, i consiglieri comunali Dante Capriulo, Francesco Venere e Paolo Ciocia, i responsabili dei tre Rup.

I palazzi Troilo e Carducci e, con loro, il teatro Fusco, sono troppo importanti per il rilancio culturale della Città vecchia di Taranto e per la riqualificazione del borgo umbertino. Il nostro – spiega l’assessore regionale Liviano – vuol essere un contributo costruttivo e un tentativo di porre fine a questa vicenda che si trascina da anni. Nessuna primogenitura, solo la volontà di far crescere un’importante realtà come quella tarantina. Per questo motivo – conclude l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale – voglio rivolgere un sentito ringraziamento al dott. Claudio Stefanazzi il quale ha subito raccolto il mio appello”.

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