ROMA – I sequestri degli impianti dell’Ilva? «La Corte Costituzionale ha già dato un parere che mi sento di condividere in pieno. Ci vuole un ragionevole bilanciamento degli interessi, cioè da una parte il diritto al lavoro e dall’altra le condizioni di sicurezza per la salute e per l’ambiente. Ciò significa, per esempio, non eccedere nell’uso dello strumento del sequestro preventivo degli impianti». A dirlo è il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, intervistato dal Messaggero. «Bisogna farne un uso sobrio. E la Corte Costituzionale con la sua sentenza non tira la palla in corner, non si chiama fuori, ma scandisce bene il metodo per arrivare a una soluzione nell’interesse di tutti e per evitare un conflitto istituzionale, un vero braccio di ferro, tra potere politico e giudiziario». «Uno scontro di potere – dice Mirabelli riflettendo sui sette decreti sull’Ilva fatti dal governo – che non fa bene a nessuno. »Il punto è come assicurare la continuità della produzione di un’industria essenziale per il Paese nel rispetto della tutela primaria della salute e dell’ambiente«. (ANSA)