A Taranto torna l’Isola che Vogliamo
TARANTO – La città vecchia diventi un luogo di radici e non solo un fenomeno di passaggio. Su questa premessa la formula di eventi e spettacoli en plein air dell’Isola che Vogliamo quest’anno cambia registro, sviluppando nelle cinque giornate di programmazione previste per l’edizione 2015, una completa full immersion nella storia dell’isola fatta di “Mare, pietre e persone”. Cinque giorni (2, 5, 7, 9 e 12 agosto) destinati ad aprire scrigni di arte, cultura, storia e testimonianza umana che rendono la città vecchia di Taranto un unicum irripetibile nel macro-cosmo del Mediterraneo.
“Abbiamo lasciato lo spettacolo, il divertimento e la gioia di passare una serata sotto le stelle – spiega Fabrizio Iurlano, direttore artistico della rassegna – ma ci abbiamo aggiunto il sapore della scoperta, la meraviglia e il gusto di una esplorazione nei meandri della nostra identità perduta”. Cinque i temi destinati a caratterizzare le cinque giornate in calendario: il 2 agosto “Musici e Santi”, il 5 “Il Sacro”, il 7 agosto il “Fronte Mare”, domenica 9 agosto “La Cava” e mercoledì 12 agosto le “Radici Vibranti”.
Temi che mostrano tutta la potenza culturale di questo pezzo di Taranto, madre e padre di grandi scuole di pensiero (da Archita ad Aristosseno), di grandi storie umane tra vicoli e postierle, di grandi uomini e donne da Paisiello a Costa, da Fago ad Anna Fougez, passando per i Santi di questa terra, quelli nati qui come Sant’Egidio e quelli venerati tra fede e ritualità pagane di tarantolati danzanti “arret a Sant Paolo” – afferma Iurlano, che nella traccia artistica di quest’anno ha lavorato a quattro mani insieme ad un grande cultore della storia nostrana, l’attore e operatore culturale Giovanni Guarino.
Una mission che dopo “l’invasione civile” dell’isola degli anni passati quest’anno punta a sedimentare cultura, facendo riemergere dalla tradizione legata al mare, alle pietre e alle testimonianze umane di questa terra, un patrimonio di grande spendibilità dal punto di vista della fruizione turistica e culturale della città. Una proposta altamente culturale a cui hanno già aderito istituzioni, artisti e movimenti di grande qualità e spessore e che tra gli altri registra, nella seconda giornata dedicata al Sacro, la presenza di Mariella Nava, nella doppia veste di ex allieva dell’istituto musicale Paisiello di Taranto e di interprete straordinaria del “Cantico delle Creature” di San Francesco.
Oggi la città vecchia dopo gli anni in cui era necessario sfondare il muro del pregiudizio e della paura nell’attraversarla ha bisogno di interventi più profondi e mirati perché quel patrimonio va innanzitutto conosciuto e compreso dai tarantini a cui gli eventi culturali devono poter consegnare una visione, una prospettiva differente utile per costruire un nuovo modello di sviluppo della città – sottolinea Santacroce, Presidente dell’ Associazione Terra. L’iniziativa, proprio per tale ragione, gode del sostegno dell’Amministrazione Comunale di Taranto e del placet del Sindaco di Taranto e dell’Assessore alle Attività Produttive Gionatan Scasciamacchia, artefice del nuovo ruolo di protagonista rivestito dal Comune di Taranto, coo-organizzatore dell’edizione 2015.
“L’ edizione 2015 dell’ Isola che Vogliamo rappresenta uno dei momenti più intensi dell’ attività e dell’ impegno profuso in campo culturale da parte di questa Amministrazione nei confronti della Città Vecchia. La strada per il risanamento del centro storico è ancora irta e lunga, ma la strada intrapresa nella riscoperta e valorizzazione delle radici del centro storico messa in campo da questa amministrazione e dall’ associazione Terra,rappresenta uno straordinario e positivo segnale in questo senso” afferma l’ assessore Gionatan Scasciamacchia.
Come per l’edizioni precedenti L’Isola che vogliamo 2015 proporrà anche la riscoperta della tradizione gastronomica legata alla cucina tarantina promuovendo grazie al sostegno dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentare della Regione Puglia, dei luoghi del Gusto dove poter cenare con tipiche pietanze della tradizione o gustare le specialità di crudo e cucina marinara. L’Isola che vogliamo gode, inoltre, del patrocinio morale della Curia Arcivescovile di Taranto e del sostegno e incoraggiamento dell’Arcivescovo S.E. Mons. Filippo Santoro.
Maggiori info su: www.isolachevogliamo.it
Facebook: https://www.facebook.com/IsolaCheVogliamo