Vertenza Vestas: 16 i lavoratori ancora in Cigs – A settembre nuovo aggiornamento

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TARANTO, 18-02-2011 VEDUTE VESTASLa vertenza riguardante la Vestas Italia srl non si è ancora conclusa del tutto. Nella giornata di ieri al ministero dello sviluppo Economico, si è infatti svolto un incontro di aggiornamento sull’accordo firmato al MiSE l’11 novembre del 2013 (che comportà la chiusura del sito Nacelles, con l’impegno di assorbire i 127 lavoratori interessati dalla vertenza negli altri due stabilimenti tarantini Vestas Blades e Vestas Italia, per altri 30 invece si prevedeva l’assunzione nei vari siti europei del gruppo danese), a cui erano presenti la dr.ssa Manuela Gatta del Mise, il dr. Mirko Donis responsabile del personale della Vestas, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e le RSU.

Sulla base delle assunzioni effettuate nel rispetto degli impegni assunti nel 2013, ad oggi risultano assunte 76 unità in Vesats Blades Italia srl e 13 in Vestas Italia Srl; altre 14 sono state collocate in mobilità, mentre una sola unità è stata assunta presso una società estera del gruppo Vestas; ad oggi altre 3 unità sono in sospensione Cigs ed infine altre 13 risultano essere in Cigs (che con l’accordo del novembre 2013 fu rinnovata per 24 mesi e quindi scadrà tra 4 mesi).

In merito all’impegno relativo agli investimenti previsti dall’accordo, 10 milioni di euro da investire nel sito Vestas Blades, l’azienda ha confermato gli accordi sottoscritti presso il Mise e ha chiesto un incontro per l’ultima settimana di agosto così come previsto dagli stessi accordi sottoscritti.

Le organizzazioni sindacali, pur riconoscendo la positiva attuazione dell’accordo rispetto ai mesi passati dove scoppiarono diverse polemiche, hanno comunque chiesto durante l’incontro che tutti i lavoratori attualmente in CIGS siano assunti dal gruppo Vestas, motivando la richiesta con il buon andamento aziendale e l’levato numero di lavoratori in contratto di somministrazione assunti.

Del resto, proprio nel verbale dell’accordo del 2013, si leggeva che “ove il dato previsionale sarà stato confermato dalle richieste di acquisto, potranno consentire fino a 60 ulteriori proposte occupazionali in favore di lavoratori del bacino Vestas Nacelles”.

Il rappresentante del Mise, si legge nel verbale dell’incontro, “ritenendo positivo il percorso previsto dall’Accordo, il rispetto degli impegni assunti attraverso il mantenimento delle attività nel sito e gli ingenti investimenti sostenuti, ritenendo quindi positivi tutti gli sforzi fatti fino ad ora considera che si possano creare le condizioni per dare prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori attualmente in CIGS”.

Infine, durante il vertice di ieri, è stato confermato quanto pubblicammo lo scorso mese: ovvero che ci sarà l’attivazione di due linee di produzione nel modello V126 nel capannone ex Marcegaglia. Che darà lavoro a 300 somministrati sino al primo trimestre del 2016. Entro il mese di settembre però, l’azienda dovrà confermare carichi di lavoro e prospettive occupazionali per i lavoratori interessati dall’operazione. L’incontro è stato infatti aggiornato al prossimo 8 settembre: chi vivrà, vedrà.

G. Leone

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