Riva Forni Elettrici: in crescita la produzione
Il gruppo Riva Forni Elettrici, che ha iniziato ad operare dal primo gennaio 2013, a seguito della scissione parziale effettuata da Riva FIRE Spa, ha realizzato nel 2014 un fatturato di 3,6 miliardi di euro (-2,3%), con una produzione di acciaio di 7,8 milioni di tonnellate (+2,3%). Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2014 con una perdita di 439 milioni di euro, contro quella da 60,3 dell’esercizio precedente.
Risultato negativamente influenzato dall’aumento della voce “ammortamenti e svalutazioni” (409 milioni in più rispetto al 2013) dovuto a stanziamenti straordinari e non ricorrenti per circa 415 milioni di euro, correlati agli accordi di postergazione e subordinazione derivanti dalla scissione di Riva FIRE e della sua successiva liquidazione legata alla crisi Ilva (decretata lo scorso febbraio). Il margine operativo della gestione caratteristica (EBIT) ha così accusato un valore negativo di 40,9 milioni di euro, comunque in miglioramento rispetto ai -45,5 milioni di euro dell’anno precedente. Al netto dei suddetti accantonamenti straordinari, il risultato della gestione industriale è migliorato, come conferma l’andamento dell’EBITDA (il margine operativo lordo), che è passato da 121,6 a 145,3 milioni di euro (+19,5%).
Questo il bilancio del 2014 della Riva Forni Elettrici, i cui dati sono stati pubblicati dal sito specializzato sulla siderurgia italiana Siderweb. Considerando i succitati accantonamenti straordinari, i principali indicatori economici sono ovviamente peggiorati: il ROI (la redditività del capitale investito o ritorno sugli investimenti) è passato da -5,19% a -39,71%, il ROS (il risultato operativo medio, che esprime la redditività aziendale in relazione alla capacità remunerativa del flusso dei ricavi) da -5,46% a -13,51% ed il ROE (la redditività del capitale proprio) da -5,46% a -65,98%.
Gli oneri finanziari netti sono saliti da 13,6 a 19,9 milioni di euro, portando la loro incidenza sull’EBITDA dall’11,1% al 13,8%. Gli indicatori di solvibilità non hanno registrato variazioni significative: l’indice di liquidità primaria da 0,74 è passato a 0,76, mentre l’indice di liquidità secondaria è salito da 1,33 a 1,39.
Gli indicatori di struttura finanziaria evidenziano invece un netto peggioramento: il quoziente di indebitamento complessivo è notevolmente salito da 1,05 a 2,11, così come il quoziente di indebitamento finanziario che è passato da 0,34 a 0,85. L’indebitamento finanziario netto è passato da 254,3 a 420,9 milioni di euro, mentre il patrimonio netto del Gruppo si è ridotto da 1.104,9 a 665,8 milioni di euro. Il primo trimestre del 2015 invece, al momento ha fatto registrare un fatturato di 852 milioni di euro contro i 976 del 2014, mentre la produzione è scesa da 2,16 a 2,06 milioni di tonnellate. In una breve nota allegata al documento finanziario il presidente del gruppo Claudio Riva ha rimarcato come “il 2015 possa conseguire risultati operativi in linea con quelli del 2014”.