Trivelle, M5S: “Una pagliacciata la manifestazione dei governatori”

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trivellazioni-petrolifereLa manifestazione di oggi a Policoro in Basilicata indetta dai governatori Emiliano (Puglia), Oliverio (Calabria) e Pittella (Basilicata) contro le trivelle in mare, è una vera e propria pagliacciata e un’offesa all’intelligenza dei cittadini. Come può essere possibile che questi signori, esponenti di primo piano del Pd e amici di Renzi che ha varato varie norme per far trivellare l’Italia in lungo e largo, si siano messi a protestare contro se stessi”. Lo sostengono in un comunicato stampa congiunto i portavoce eurodeputati del M5s Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato e Laura Ferrara.

“E’ evidente a tutti – evidenziano – che si tratta di un furbo e goffo doppio gioco che vuole confondere i cittadini e mira a salvare il Pd dalla responsabilità di aver esautorato gli enti locali dalla possibilità di dire sì o no alle estrazioni petrolifere.  Emiliano, Oliverio e Pittella, invece di indire manifestazioni, se veramente hanno cambiato idea e sono contro le perforazioni in mare, facciano tutto quello che gli compete sul piano istituzionale per bloccare i disegni di Renzi e delle compagnie petrolifere, chiedano scusa ai cittadini e spieghino dov’erano quando il M5s e le associazioni ambientaliste italiane si battevano per evitare che il decreto Sblocca Italia diventasse legge.

Inoltre, chiariscano perché, in quel periodo, non hanno fatto nulla per fare in modo che i parlamentari del Pd della Puglia, della Calabria e della Basilicata votassero contro il provvedimento e, poi, nel caso di Pittella, che allora era già in carica, vorremmo che spieghi perché la Regione Basilicata non ha presentato ricorso alla Corte costituzionale a differenza di altre sei Regioni italiane che lo hanno fatto.

I tre presidenti “rivoluzionari” del Pd sono dei “volponi” che essendo in difficoltà con i cittadini per le porcate del loro segretario e premier non eletto Renzi, ricorrono a queste ipocrite proteste speculando e strumentalizzando sulla buona fede di molti cittadini che, pur di far sentire la loro voce contro le trivelle, hanno partecipato alla manifestazione di oggi.

Le tattiche del Pd, che dice una cosa e ne fa un’altra, non sono più accettabili. Il giochetto di vedere che gli stessi carnefici tentano di soggiogare le vittime e di depotenziare la vera protesta cercando di gestire sia la maggioranza che l’opposizione e una vecchia tecnica che con il M5s non è più praticabile.

Per uscire dall’impasse e salvare un briciolo di coerenza, – concludono Pedicini, D’Amato e Ferrara – consigliamo ai governatori del Pd di sostenere la richiesta di referendum abrogativo dell’articolo 35 del “Decreto Sviluppo” così come hanno proposto i consiglieri regionali della Puglia del M5s. Solo in questo modo, si possono bloccare i procedimenti per i progetti di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi già in atto che ora possono essere accelerati grazie alla sciagurata legge Sblocca Italia”.

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