L’11 luglio scorso è giunta nella città dei due mari, nella meravigliosa cornice della Rotonda del Lungomare, la “Milano – Taranto”, entusiasmante corsa su moto d’epoca (alcune anche di grande valore) che, da 2 edizioni consecutive, attraversa i luoghi più suggestivi d’Italia partendo dal capoluogo lombardo per giungere in quello ionico, percorrendo circa 1747 km di strade. La rievocazione dello storico evento quest’anno, però, ha subito un vero e proprio “sabotaggio” da parte dell’amministrazione comunale tarantina; infatti, lo scorso sabato ad attendere gli stremati ed eroici centauri, c’era esclusivamente uno sparuto gruppo di stoici appassionati e null’altro: nessuna accoglienza formale, nessun assessore, nessun gazebo, zero punti di ristoro…. il totale deserto.
I corridori abbandonati al loro destino e senza zone coperte in cui reidratarsi dall’atroce caldo hanno immediatamente abbandonato Taranto per recarsi a Bari dove accolti degnamente sono stati premiati e festeggiati in pompa magna. Anche in questa occasione i nostri amministratori hanno mostrato tutti i loro limiti nella gestione della città e di eventi turistico – sociali importantissimi. L’incredibile lassismo per un momento storico di tale rilievo, che ha visto partecipanti arrivare da ogni nazione d’Europa, ha dell’assurdo e dell’inconcepibile in considerazione del fatto che tali occasioni sono per Taranto oro colato in ottica promozionale per un eventuale rilancio d’immagine.
Diversa (e non ne comprendiamo le motivazioni) è stata l’attenzione dei nostri amministratori verso altri avvenimenti organizzati in città. Tra le recenti delibere, c’è infatti da rilevare quella riguardante l’evento “Ti parlo di Lucio”, svoltosi a Taranto il 12 luglio (giorno successivo alla Milano – Taranto), abbinato al 76° Concorso Nazionale di Miss Italia, per il quale l’amministrazione comunale si è prodigata con pubblicità, patrocinio, spese riguardanti SIAE e affissione di manifesti; un gran da farsi e grossi esborsi di denaro pubblico per questa manifestazione che a quanto pare è persino privata, i cui diritti appartengono ad un agenzia denominata “musica e parole”. Da una parte, quindi, completo abbandono per un evento storico pubblico di risonanza continentale e dall’altra partecipazione attiva per avvenimenti di scarso rilievo e di interesse privato … insomma due pesi e due misure!
Davanti a questo differente modo di valutare le iniziative, ci si interroga soprattutto sulle reali motivazioni che spingono questo Comune a muovere la propria attenzione verso eventi di basso spessore storico culturale, danneggiando altri che invece potrebbero davvero far crescere la città. Ci si domanda anche se questa amministrazione può disporre di somme di questa entità stante il richiamo della Corte dei Conti sul bilancio e con quali criteri si scelgono gli eventi da patrocinare.
Il Meetup Taras in MoVimento resta piuttosto perplesso dalla strana scelta degli eventi sui quali veicolare denaro pubblico, valutazioni effettuate senza un senso logico e senza tener conto delle difficoltà economiche dell’Ente. E’ quindi lecito domandarsi infine perché la nostra “cara” amministrazione abbia adottato per questi due ultimi recenti eventi un metodo discriminatorio? E a pensare a male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, probabilmente se le a condurre le motociclette d’epoca fossero state delle donne dalle splendide fattezze e magari sponsorizzate da qualche multinazionale del petrolio le cose sarebbero andate diversamente.
Nota stampa – Taras In MoVimento
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