Legambiente alla nuova Giunta Regionale: potenziare Arpa a Taranto

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mar piccoloLegambiente ha presentato una serie di richieste ieri nel corso dell’audizione con la Giunta regionale pugliese insediatasi a Taranto. In particolare l’associazione ambientalista,  rappresentata dalla presidente del Circolo di Taranto,  Lunetta Franco, ha chiesto che ARPA Puglia sia potenziata segnatamente per quel che riguarda il Dipartimento di Taranto, che ha compiti di monitoraggio e controllo sul polo industriale e sull’attuazione delle autorizzazioni integrate ambientali, a partire da quella per l’Ilva; compiti particolarmente gravosi a fronte di un organico sottodimensionato.

Si tratta di un provvedimento essenziale per il quale l’associazione ha chiesto che la Regione provveda anche con mezzi propri oltre a sollecitare il Governo affinché vengano mantenuti gli impegni, assunti in sede di conversione del settimo decreto Ilva, rimasti finora lettera morta. Per Legambiente ARPA Puglia ha svolto  un ruolo fondamentale per la conoscenza della situazione di Taranto e garantito trasparenza nelle informazioni ai cittadinimentre altri soggetti, compresi gli enti locali, non sono stati capaci di fare altrettanto. Proprio sul sito dell’ARPA è apparsa la notizia che ILVA, in vista dei controlli connessi alla scadenza del 31 luglio, propone di “spacchettare” alcune delle prescrizioni previste dall’A.I.A.: come già  ha fatto l’ARPA anche noi ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a questa ipotesi

E proprio sul nodo della comunicazione e della partecipazione l’associazione si è soffermata sottolineando come – al di là della lodevole convocazione a Taranto ieri – la comunicazione con i cittadini e la possibilità di partecipare non può essere saltuaria, ma va garantita da parte della nuova Giunta regionale. Vi è dunque la necessità chel’incontro di ieri non rimanga un momento importante ma solo formale e diventi invece una consuetudine nei rapporti tra la nuova Giunta regionale e le associazioni e i portatori di interesse.

Lunetta Franco ha poi affrontato il capitolo delle bonifiche, questione annosa per il territorio di Taranto che risulta fortemente inquinato nelle sue diverse matrici, aria suolo mare, e in particolare ha chiesto che la Giunta regionale convochi al più presto il commissario straordinario Vera Corbelli e si faccia relazionare su quanto ha fatto nel corso del suo anno di mandato, considerato che la dottoressa Corbelli continua a parlare di un piano più ampio delle bonifiche, della necessità di studi ulteriori, senza però avere ancora presentato un programma degli interventi da fare con i tempi previsti. In particolare si chiede di sapere cosa il commissario straordinario intenda fare per la bonifica del Mar Piccolo rispetto alla quale persino la pulizia dei fondali resta solo un annuncio. 

Altra questione trattata è stata quella dei rifiuti. Taranto non può sopportare ulteriori impianti né tantomeno ampliamenti degli impianti di trattamento rifiuti esistenti proprio a causa della situazione ambientale gravemente compromessa. Situazioni di crisi, come quelle che stanno attraversando la provincia di Bari e la BAT, non possono per l’ennesima volta essere scaricate sul territorio tarantino

La presidente di Legambiente Taranto ha poi sottolineato come sia centrale, anche per la provincia di Taranto, il problema della depurazione delle acque e  degli impianti che non funzionano, anche a fronte del risultato di forte inquinamento del Canale Ostone, rilevato dalla Goletta Verde nei giorni scorsisituato a Marina di Lizzano al confine dell’isola amministrativa di Taranto, in una zona largamente frequentata dai bagnanti. Infine Legambiente, in merito ai temi del controllo e dell’accertamento dei reati ambientali, ritiene auspicabile che la Regione dia il proprio rilevante contributo per la risoluzione del problema della Polizia Provinciale che ha svolto e svolge un ruolo molto importante nell’accertamento e nel contrasto dei reati ambientali.

NOTA STAMPA DI LEGAMBIENTE TARANTO

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