Regione Puglia, i “5 Stelle” denunciano assunzioni disabili non corrette
Nel 2014 la Regione Puglia e la Provincia di Bari stipulano una Convenzione per assumere 40 disabili, numero che la Regione era obbligata ad assumere per raggiungere una quota stabilita da una legge del 1999. La Convenzione tuttavia secondo i consiglieri regionali del M5S presenta molti limiti: “Innanzitutto prevede solo assunzioni a chiamata nominativa tramite avviso pubblico mentre dovrebbe lasciarne per legge almeno un 40% per chiamate numeriche. La presenza nella convenzione della sola chiamata nominativa di fatto, oltre a rappresentare una grave mancanza di trasparenza perseguendo in quei metodi sempre cari alla vecchia politica, ostacola l’inserimento delle persone con disabilità grave, che riescono a posizionarsi nei primi posti delle graduatorie per l’avviamento numerico in virtù del punteggio attribuito al grado di disabilità.”
Secondo i 5 stelle inoltre “dalla procedura di selezione pubblica per titoli ed esami per l’assunzione nominativa emerge l’esclusione delle persone non vedenti, del tutto discriminatoria ed arbitraria. Non vedenti che per motivi tecnico-normativi invece potrebbero rientrare. La modalità di assunzione esclusiva in categoria B non agevola la carriera, comprime in modo irragionevole i principi di eguaglianza e merito, a danno dell’efficienza e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, ghettizzando di fatto le persone con disabilità in profili professionali bassi.”
In ultimo sotto accusa ci sarebbero i tempi delle assunzioni. La Convenzione, stipulata nel 2014, viene in verità da un po’ più lontano: sono state infatti due deliberazioni di giunta (la 1872 del 2012 e la 770 del 2013) a determinare a priori il contenuto della Convenzione che, stipulata il 3 novembre 2014, si limitò ad essere una semplice riproduzione di quanto già deciso dalla giunta regionale precedentemente. “Tale convenzione stabiliva che nel 2014 avrebbe dovuto assumere 15 persone, nel 2015 altre 15 e nel 2016 le ultime 10. Tutto ciò non è accaduto fino al 21 maggio 2015 – continuano a denunciare i pentastellati – stranamente a dieci giorni dalle elezioni, giorno in cui è stata indetta la Procedura per la copertura di n. 40 posti a tempo indeterminato riservati a persone disabili di cat. B, posizione economica B1, mediante preventivo avviso pubblico di mobilità volontaria e residuale selezione pubblica per titoli ed esami per assunzione nominativa, riservata ai disabili iscritti negli elenchi del collocamento mirato tenuti dall’Ufficio Collocamento Obbligatorio della provincia di Bari.” Gli otto consiglieri cinque stelle assicurano: “Interrogheremo al più presto la Giunta regionale e l’Assessore competente per invitarlo a riformulare la convenzionefrazionando le assunzioni programmate con più modalità di assunzione (chiamata nominativa con avviso pubblico, chiamata numerica, concorso pubblico per categorie superiore alla B, tirocini), rimuovendo in tal modo le discriminazioni presenti nelle procedure di accesso al lavoro determinate in tale convenzione“.