TARANTO – Si è tenuta oggi a Taranto, come in altre città, un’assemblea unitaria piuttosto partecipata tra sindacati e lavoratori in merito alla vertenza che prevede la mobilità per 147 lavoratori dei centri commerciali di Puglia e Basilicata. L’appuntamento odierno precede la riunione decisiva in programma domani, alle ore 11, al ministero del Lavoro, a Roma. Già lo scorso 16 giugno il ministero aveva ospitato un incontro che non aveva offerto alcun segnale positivo. Sulla vicenda interviene oggi la Filcams Cgil dell’Emilia Romagna con un vero e proprio appello all’azienda a rivedere le sue posizioni. Lo riportiamo integralmente.
In un contesto di crisi, e in una realtà così difficile, crediamo che le OO.SS. unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori pugliesi abbiano fatto la loro parte, con quel senso di responsabilità che pare mancare a Coop Estense in questa fase, dando la disponibilità a sospendere per ben tre anni alcuni istituti economici riconosciuti dal contratto integrativo e a modificare l’organizzazione del lavoro, per rispondere alle nuove esigenze direttamente con il personale attualmente dipendente senza generare costi ed esuberi.
Riteniamo che garantire buona occupazione, salario, diritti e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori pugliesi siano presupposti basilari su cui ci si deve confrontare; nel contempo condanniamo l’idea dilagante che identifica i licenziamenti e la svalutazione del lavoro quale unica via di fuga dalla crisi. Non è pertanto accettabile che il lavoro venga trattato come un costo da tagliare e che ora, attraverso la proposta di sperimentazione delle terziarizzazioni di parte dei servizi di vendita, si generino addirittura esuberi.
La Filcams Cgil dell’Emilia Romagna è contraria a tutti i tentativi di scomposizione e esternalizzazione di parti importanti e caratteristiche dell’attività aziendale e per questo critica la proposta di terziarizzazioni avanzata da Coop Estense, che ha come solo obiettivo la riduzione del costo del lavoro “scaricandolo” su altri, e soprattutto compromette ora e domani le prospettive di lavoro dei dipendenti della Puglia e della Basilicata, in un territorio in cui, tra l’altro, possiamo parlare di una vera e propria emergenza occupazionale. Chiediamo quindi a Coop Estense già nell’incontro di domani al Ministero di recuperare la propria distintività cooperativa, la propria funzione mutualistica e solidale anche e soprattutto in questa lunga e difficile crisi del paese.
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