Dati sulla qualità dell’aria adiacente allo stabilimento di Taranto
“La qualità dell’aria esterna allo stabilimento siderurgico di Taranto dell’ILVA – si legge nella relazione – viene costantemente monitorata attraverso una rete di centraline gestite dall’ARPA Puglia i cui dati vengono resi disponibili al pubblico sul sito web di ARPA Puglia, nonché formano oggetto di reportistica periodica effettuata da parte della stessa Agenzia. La centralina di via Machiavelli è quella più completa dal punto di vista di inquinanti monitorati ed è generalmente presa a riferimento per la caratterizzazione della qualità dell’aria nel quartiere Tamburi, vicino all’area industriale. Nell’area in questione sono presenti, oltre all’ILVA, anche altre attività industriali, l’attività portuale e importanti vie di comunicazione quali principalmente: Taranto-Reggio Calabria, Taranto-Brindisi e Taranto-Statte. Tra i parametri monitorati nella suddetta centralina che hanno destato particolare attenzione per gli effetti sulla salute pubblica, vi sono le polveri sospese (PM10 e PM2,5) e il benzo(a)pirene. Inquinanti che, oltre ad avere diverse origini naturali e antropiche, sono anche riconducibili alle emissioni derivanti dall’attività produttiva dello stabilimento siderurgico. Tali inquinanti hanno avuto nel tempo una progressiva riduzione, come rappresentato dagli andamenti riportati nei grafici che seguono, elaborati sulla base dei dati disponibili resi pubblici da ARPA Puglia”.
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