Entro fine anno il Port community system a Taranto

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Il-porto-di-TarantoEntro fine anno il Port community system, l’interfaccia doganale telematica unica, sarà attivo entro l’anno e per la prima volta nel porto di Taranto. Lo rende noto Almaviva, la società Uirnet incaricata a livello nazionale. In Italia viene prodotta una dichiarazione doganale ogni due secondi. Nei porti italiani, una singola merce può avere allegati fino a 68 documenti emessi da 18 enti. È l’universo burocratico del trasporto marittimo, in un tale stato elefantiaco che una sua, vera, digitalizzazione apporterebbe una svolta epocale.

Il Port community system è un pacchetto di servizi informatici elaborato in questi ultimi anni da diversi finanziamenti europei (per l’Italia è il Mos4Mos del programma Ten-T). Dovrebbe creare uno sportello telematico unico per armatori, spedizionieri, agenti marittimi, trasportatori e uffici. Al suo interno confluiscono tutti i sistemi di monitoraggio della merce, sia a scopi di sicurezza che commerciali. In pratica, il Pcs è la soluzione telematica per sistematizzare la grande quantità di servizi che gravitano attorno a un porto. Per quanto riguarda la mole di documenti, per esempio, essa viene raggruppata in un’unica interfaccia, così da eliminare tanta carta e abbattere i tempi di sdoganamento. Il Port community system ha una sua specifica applicazione per ciascuno dei 28 Stati membri aderenti al progetto e che attingono ai fondi Mos4Mos. In pratica ogni paese applica il suo software. In Italia le iniziative sono regionali.

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