Gli autotrasportatori tra l’incudine ed il martello

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tir crisiOggi i padroncini si trovano davvero tra l’incudine e il martello. La categoria dell’autotrasporto merci, in particolare i padroncini e le PMI, oltre ad essere provata dal perdurare della crisi del settore e dalle difficoltà nei pagamenti, deve affrontare una continua proliferazione di norme, leggi, controlli, incombenze burocratiche e cambiamenti di situazioni che da poco si erano consolidate. E il mancato rispetto delle disposizioni può comportare sanzioni anche molto pesanti. Il Governo ha previsto la pianificazione di una serie di ispezioni in materia di orario di lavoro e di tempi di guida e di riposo. Se non si provvede a fare chiarezza ed a sciogliere dubbi sulla situazione normativa del settore e le relative problematiche non si potrà andare avanti”. Così l’allarme di Confartigianato Trasporti.

Inoltre, Domenico D’Amico, presidente provinicale e regionale di Confartigianato Trasporti, si dice ulteriormente preoccupato per la mancata comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate circa le agevolazioni per gli autotrasportatori riguardanti la deduzione forfetaria di spese non documentate. Infatti, a meno di una settimana lavorativa dalla scadenza del versamento di UNICO, non è ancora stato quantificato l’importo delle deduzioni forfetarie per l’autotrasporto merci.

La gravità del problema è evidente – dichiara il presidente D’Amico – non possiamo permetterci di abbassare la guardia sulle risorse, specialmente su quelle dedicate alla deduzione forfettarie delle spese non documentate per gli artigiani, che rappresentano una boccata d’ossigeno utilissima per resistere alla crisi economica che non accenna a diminuire, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di una ripresa del Paese, che sul nostro territorio certamente ancora non si riscontra”.

Il Decreto Ministeriale a firma del Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’Economia, demanda, come di consueto, la definizione degli importi all’Amministrazione finanziaria considerato il verbale d’intesa siglato il 27 gennaio scorso con le associazioni di categoria. In cui veniva affermato che per il triennio 2014/2016 la deduzione forfetaria sarebbe stata garantita per gli stessi importi del 2013. E’ urgente rendere noto, quindi, l’ammontare della quantificazione delle deduzioni per permettere i corretti versamenti, in scadenza il prossimo 16 giugno, relativi ai dichiarativi per il 2014.

Poiché non è stato dato seguito all’accordo politico del gennaio scorso, il nostro timore – prosegue D’Amico – è quello di una diminuzione consistente della misura. Ma non l’accetteremo. Sottolineiamo che l’autotrasporto artigiano, da solo, non può e non deve sobbarcarsi tutti i tagli e vedersi ridotto uno stanziamento che è vitale per la sua sopravvivenza. Le intese vanno rispettate, noi siamo artigiani, persone di parola e di principi. Così piove sul bagnato! Ci auguriamo che si tratti soltanto di un semplice ritardo burocratico e che la situazione evolva, quanto prima, in senso positivo”.

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