L’incontro, tenutosi presso la Biblioteca “Marco Motolese” al Quartiere Tamburi, dopo i saluti di Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’Associazione “Marco Motolese” capofila ReVES2, è stato aperto dalla relazione di Paola Cannavò, professore associato di Tecnica Urbanistica presso l’Università della Calabria e territorial Strategist di LabGOV, il LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni dell’università LUISS di Roma.
Al workshop, in particolare, Paola Cannavò ha portato proprio l’esperienza innovativa di LABGOV della LUISS di Roma che promuove un modello di governo e di economia che “parte” dai beni comuni, un nuovo assetto di rapporti tra i cittadini e le istituzioni che fa leva sulla condivisione delle responsabilità di cura dell’interesse generale e sulla diffusione di una civicness che trae ispirazione dal nuovo modello di amministrazione che sta diffondendosi negli ultimi tempi: l’amministrazione condivisa.
“Dopo le prime esperienze a Bologna e Mantova, ora LabGov – ha spiegato Paola Cannavò – sta portando avanti questa innovativa best pratice a Battipaglia, una realtà che vive problematiche simili a quelle di Taranto: noi ci rivolgiamo alle forze sane della comunità nel volontariato, nell’imprenditoria, in ogni segmento del tessuto sociale e, inoltre, nella stessa burocrazia amministrativa in cui ci sono tantissime persone che vorrebbero fare nuove esperienze in grado di migliorare la gestione dei beni comuni; con questo processo virtuoso noi di LabGov intendiamo offrire loro una opportunità per concretizzare questa aspirazione”.
Al workshop, infatti Paola Cannavò ha illustrato come una strategia di governance collaborativa possa determinare nuovi processi di trasformazione in un territorio, anche in quello tarantino, introducendo il tema dei beni comuni e della necessità di un approccio condiviso per cambiare il volto della città, fornendo strumenti metodologici per avviare il lavoro per la realizzazione del documento partecipato sulla città incentrato sull’adozione di strumenti collaborativi e sui beni comuni.
In seguito è intervenuta Antonella Carella, architetto del “Manifesto della Città vecchia e del Mare”, il primo tentativo di “fotografare” la realtà del centro storico di Taranto che, sulla base dei contributi di tutti, si propone come documento in grado di rappresentare la “voce” della cittadinanza e di ciò che essa sogna per la sua Isola: uno strumento strategico, operativo e funzionale, che individua un percorso da seguire nell’attuazione di un preciso programma di valorizzazione e rilancio del Centro Storico. Continuano le iniziative del Progetto ReVES 2 (Rete per il Volontariato Etico e Solidale 2), finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del “Bando Reti di volontariato 2013”, che vede operare in rete il volontariato, e non solo, per proporre, per la prima volta nella città di Taranto, un approccio pratico alla innovativa “Economia condivisa” (sharing Economy).
Il Progetto ReVES2, è promosso dall’Associazione culturale Marco Motolese, capofila, e vede operare in partenariato AIDO Taranto, APMAR Puglia, AIC cefalee per la prevenzione e terapia del dolore, Associazione Culturale “Solirunners”, Gruppo Protezione Civile Taranto, Movime nto Shalom, Associazione “Sherwood”, Associazione “Fattoria Amici Dante Torraco”, AGE Associazione Genitori Onlus di Taranto, nonché i Laboratori Urbani dei comuni limitrofi e l’ITIS “A. Pacinotti” di Taranto. Info su facebook: Percorsi di sharing economy – mailprogettoreves@libero.it e cell. 3495035488
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