«Comprendiamo l’esasperazione dei residenti del quartiere Tamburi ma nessuna colpa può essere addebitata ad Axa Aziende per l’Ambiente». E’ quanto si legge sulla pagina Facebook “Tamburi Terra Pulita” e su quella dell’amministratore di Axa Giampiero Corvaglia, in risposta alla denuncia presentata dal comitato “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti” e dal Movimento 5 Stelle, illustrata ieri alla stampa insieme a rappresentanti dei Verdi. «Il progetto redatto dal Comune di Taranto, in collaborazione con Università, Regione e Provincia, e validato dall’Arpa Puglia, messo a gara e dove hanno partecipato ben 40 imprese – si legge ancora nella nota dell’azienda – prevede quanto si sta realizzando e cioè la rimozione di 30 cm di terreno, la installazione della tensostruttura e il trasporto a smaltimento del terreno inquinato. Non abbiamo individuato noi le aree. Non abbiamo deciso noi dove installare la tensostruttura. Non abbiamo deciso noi nulla. Siamo solo meri esecutori e anche contrattualmente obbligati a realizzare quei lavori. Se i cittadini ritengono che non esistano le condizioni di sicurezza facciano una richiesta, nel più breve tempo possibile, al Comune, nei modi previsti dalla legge. Solo così si potrà avere un incontro per ascoltare le critiche e decidere i provvedimenti da prendere”.
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