Puglia, il vincitore Emiliano: Ilva e Xylella le priorità
BARI – Per il neo governatore della Puglia, Michele Emiliano, sono tre le prime riunioni da convocare urgentemente: una sulla Xylella, il batterio killer che sta decimando gli ulivi nel Salento; la seconda per affrontare la questione dell’Ilva e la terza con i candidati presidenti ‘avversarì per «concordare con loro disegni di legge condivisi». A caldo nella notte, quando la vittoria è netta con oltre il 47% delle preferenze (anche se con dati ancora parziali), il nuovo presidente della Regione Puglia individua in questi temi le emergenze da affrontare senza indugio e conferma la sua intenzione di collaborare anche con gli avversari. Primo tra tutti, il Movimento 5 Stelle e la sua candidata presidente, Antonella Laricchia, che Emiliano intende portare in giunta offrendole l’assessorato all’Ambiente.
«Ha avuto una affermazione che era prevista e in qualche modo auspicata – dice ai giornalisti – e il Pd e il M5s hanno in comune gli interessi per la salvaguardia dell’Ambiente». E quando l’offerta viene respinta a stretto giro di interviste («non è ancora eletto e già pensa alle poltrone», ha detto Laricchia) Emiliano non si scoraggia: «ho la testa dura – dice – insisterò». «È una vittoria sfolgorante, mai il centrosinistra aveva vinto con tanto distacco sul centrodestra in Puglia» – ha detto commentando l’esito del voto a scrutinio ancora in corso – vinciamo per la sesta volta consecutiva, in grandi elezioni locali. Dal 2004 ad oggi abbiamo vinto tre volte consecutive al Comune di Bari e tre volte consecutive alla Regione, e questa era una volta definita l’Emilia Nera».
Ma si tratta di una vittoria leggermente ombrata dall’alto astensionismo perchè un elettore su due non è andato a votare. »È stata una campagna elettorale scontata – spiega Emiliano – ora possiamo dirlo, da dicembre sapevamo che avremmo stravinto le elezioni, che non c’era partita, abbiamo vinto con oltre venti punti di vantaggio e questo i pugliesi lo sapevano. E poi in questo momento la Puglia è come tutta l’Italia, c’è molta gente che pensa che sia inutile andare a votare, naturalmente si sbaglia». »È vero che viene voglia di festeggiare – ha detto poi rivolgendosi ai suoi sostenitori invitandoli a non esultare troppo – ma lo leggerete sul mio volto, c’è poco da festeggiare e moltissimo dal lavorare, e non è una frase fatta». Lo Slai Cobas commenta così i dati: «Stravince il partito dell’astensione, del rifiuto del voto, del boicottaggio elettorale, noi soli abbiamo fatto esplicita campagna per questo. E Taranto ha il dato nazionale più alto a livello pugliese e nazionale. Non votare è stato legittimo e sacrosanto atto di sfiducia in questo Stato e in queste Istituzioni». (ANSA)
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