Auchan: 30mila euro a chi se ne va

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auchanNonostante l’intesa raggiunta la scorsa settimana tra Auchan e sindacati, la vertenza del colosso francese della grande distribuzione è tutt’altro che conclusa. Arginare gli effetti della crisi delle vendite e del calo di fatturato attraverso la sospensione temporanea dell’istituto contrattuale del premio progresso e la definizione di nuove modalità di organizzazione del lavoro. Questi in sintesi i punti condivisi nell’accordo siglato dalle organizzazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs e la direzione di Sma. L’intesa, che ha come obiettivo la salvaguardia dell’occupazione di circa 9.000 dipendenti di 217 supermercati – il 97% della rete vendita – fino a tutto il 2016, prevede la sospensione delle sei tranches del premio progresso riferito alle annualità 2015/2016.

I sindacati, dunque, hanno dovuto accettare quanto proposto dall’azienda, ottenendo in cambio la possibilità di gestire gli esuberi, che almeno per il momento avverranno soltanto su base volontaria. Bocciata, sino ad ora, la richiesta di applicare i contratti di solidarietà. A coloro i quali accetteranno la mobilità incentivata, saranno offerti 30mila euro. “La vertenza non è chiusa per niente – osserva Francesco Gagliardi della Filcams Cgil -. Nei prossimi giorni effettueremo un’altra assemblea assieme ai colleghi della Fisascat e della Uiltucs. I 75 giorni istituzionali di tempo per discutere la richiesta dei licenziamenti non sono ancora scaduti. Quasi certamente andremo al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, guidato dalla Guidi. Oltre alle uscite incentivate volontarie, insisteremo ancora sui contratti di solidarietà e sull’utilizzo più ampio possibile degli ammortizzatori sociali”. C’è ancora molto da fare e da dire dunque su questa vertenza.

G. Leone

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