A Sannicola il primo Cycling Cafè della Puglia
Ha riaperto dopo quasi trent’anni di chiusura la Ex Colonia Stajano di Sannicola (Lecce). Era una centro vacanze per ragazzi, ora diventerà il primo Cycling Cafè della Puglia. Decine di persone sono arrivate da mezza Italia per partecipare al workshop di allestimenti nel nuovo spazio.
Si è concluso ieri 27 maggio il “Workshop di auto-costruzione” per l’allestimento della Ex Colonia Stajano a Lido Conchiglie, organizzato da I Slow You, Salento Bici Tour e Laboratorio Linfa. Durante il workshop che ha visto impegnate varie decine di persone – provenienti anche da altre parti d’Italia – è stato realizzato l’allestimento del primo Cycling Café della nostra regione. Il workshop è stato coordinato da “Laboratorio Linfa”, un’associazione di designer, architetti, fotografi che che si occupa di “progettazione sostenibile”, seguendo principi ecologici ed etici. Per realizzare gli arredi del nuovo “cycling cafè” sono stati utilizzati esclusivamente materiali recuperati, attraverso la tecnica dell’Upcycling (cioè ridare vita a un materiale in disuso, convertendolo addirittura in qualcosa di ‘migliore’ di quello che era, come ad esempio si può fare ottenendo un tavolo a partire da un bancale). I lavori sono andati avanti fino a tarda notte, anche con mezzi di fortuna, per permettere di terminare quanto progettato.
“Non ci aspettavamo tanta partecipazione” afferma Carlo Cascione, alla guida della compagine di operatori e associazioni che ha avviato il progetto, “decine di persone si sono rimboccate le maniche e ci hanno dato una mano a riempire questo luogo che era abbandonato da più di trent’anni. La passione, la competenza e l’energia di un gruppo di giovani che per tanti giorni si ritrovano in uno spazio pubblico a costruire qualcosa ha molto da insegnare, a tutti. Dimostra che i giovani se coinvolti in progetti in linea con il loro modo di pensare (ecologia, condivisione, creatività) sono in grado di dare moltissimo”.
Soddisfatto anche il Sindaco di Sannicola, comune capofila del SAC, Mino Piccione: “Crediamo molto in questo progetto che promuove la mobilità lenta per collegare i beni ambientali e culturali dei nostri Comuni. Occorre pensare il territorio come sistema e non rinchiudersi nelle anguste mura cittadine. La qualità del lavoro svolto in questi giorni dai partecipanti al workshop premia fin da subito le scelte della nostra amministrazione che ha deciso di affidare i suoi beni seguendo criteri di competenza, visione e capacità imprenditoriale. Siamo convinti che questo progetto avrà un respiro molto più ampio dei 5 anni ai quali è relegato nelle carte. Ci stiamo muovendo con grinta per rimuovere gli ultimi ostacoli tecnici e burocratici per facilitare l’apertura di questo splendido posto, che sarà ridonato finalmente alla comunità con un progetto innovativo e appassionante”.