Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Comune di Taranto.
Nel recente incontro di venerdì mattina (22 maggio 2015) a Palazzo di Città, i lavoratori e le lavoratrici, tramite le rispettive organizzazioni sindacali di categoria, CGIL, CISL, UIL,UGL, hanno riferito lo stato di forte preoccupazione in ragione delle recenti decisioni assunte dai vertici aziendali di societarizzare la sede tarantina. E’ una decisione che secondo i sindacati ed i lavoratori avrà un effetto penalizzante sulla operatività della loro sede e tale da rappresentare un primo ma decisivo passo verso la totale chiusura di questa realtà lavorativa che vede impiegate 2000 unità a tempo indeterminato e 1000 unità a progetto.
“Non posso- scrive il Sindaco Stefàno ai destinatari- che far mia questa forte preoccupazione considerato che la Città di Taranto sta attraversando già da diverso tempo una fase delicatissima sul fronte economico ma soprattutto occupazionale gravata da diverse ed importanti vertenze di lavoro (Ilva, Cementir, Marcegaglia, Tct) e, certamente, il territorio non può rischiare di perdere altri posti di lavoro”.
Il sindaco ha chiesto ai destinatari impegni diversi per le diverse funzioni e ruoli che essi rivestono. Fa appello, dunque, ai vertici ministeriali affinché avviino percorsi di confronto con l’azienda e vengano ripresi i lavori, da tempo interrotti, del Tavolo ministeriale, insediato presso il ministero allo Sviluppo, sulla condizione generale del settore dei call-center anche allo scopo di mettere ordine legislativo nel settore degli appalti nonché per far rispettare la normativa sulle delocalizzazioni.
La stoccata più secca e decisa è andata ai vertici aziendali di Teleperformace affinché sospendano le iniziative deliberate, consentendo, invece, di attuare confronti, anche serrati con i diversi livelli di rappresentanza istituzionale allo scopo di giungere ad individuare percorsi legislativi che consentano di contemperare i reciproci interessi in gioco, in primis, i livelli occupazionali. Ai parlamentari di area jonica ha chiesto di sostenere l’azione di rivendicazione in sede governativa ed un approfondimento sul tema nel corso di un apposito incontro, da concordare e da tenersi a Palazzo di Città con i sindacati .
All’assessore Caroli chiede qualche consiglio, un contributo di idee. Pur comprendendo che l’attuale legislatura regionale volge al termine, l’ha voluto ugualmente investire della delicata questione, allo scopo di poter ottenere suggerimenti sulle possibilità che il prossimo governo regionale può mettere in atto per scongiurare questa grave penalizzante prospettiva occupazionale.
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