Pertanto, dopo l’incontro avvenuto con le organizzazioni sindacali nella giornata di lunedì, la società ha disposto a partire da ieri che “tutto il personale distaccato presso i centri territoriali per lìimpiego, presso le università e presso il l’istituto Paisiello, nonché il personale addetto alla manutenzione degli immobili provinciali e alla manutenzione delle strade provinciali con decorrenza dal 13.05.2015 sarà sospeso dalla attività lavorativa con garanzia del mantenimento dei livelli retributivi, comprensivi degli elementi accessori. La sospensione delle attività lavorative opererà fino al 31.05.2015 salvo revoca. I lavoratori si ritengono comunque in pronta disponibilità lavorativa per ogni possibile richiesta di rientro in servizio connessa a sopravvenute esigenze aziendali”.
Proprio la scorsa settimana si erano svolti degli ulteriori incontri per provare a trovare una via d’uscita alla vertenza. Il presidente della Provincia Martina Tamburrano ha chiesto di ridurre di tre milioni e mezzo di euro i tagli per il riordino delle Province previsto dalla legge Delrio, in modo da impiegare le risorse a favore di ‘Isolaverde’ e garantire così la prosecuzione di alcuni servizi che l’ente eroga. Il Governo ha previsto un taglio per gli enti provinciali di oltre un miliardo di euro a livello nazionale, eliminando le società partecipate e riducendo del 50% il personale dipendente, la Provincia di Taranto è tenuta ora a “restituire” allo Stato, 14 milioni e mezzo relativi al 2015, cui si aggiungono altri 5 milioni per il 2014, pena il commissariamento dell’ente. Motivo per cui la Provincia non è più in grado di tutelare la società Isolaverde, senza gli opportuni finanziamenti.
I lavoratori, in forte stato di agitazione, attendono ancora gli stipendi di marzo ed aprile e non hanno ancora oggi alcuna certezza sul loro futuro occupazionale. Allo studio, insieme con la Regione, la possibilità di reimpiegare la stragrande maggioranza dei lavoratori nel progetto “Difesa del suolo”, per la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio prevenendo gli allarmi meteoreologici. E’ infatti alla Regione che spetta il compito di finanziare per 3 milioni e 600 mila euro tali interventi.Per nuove mansioni da far svolgere agli operai (sono in tutto 228 quelli interessati) si sta pensando di coinvolgerli anche nella vigilanza idrogeologica e nel piano regionale di contrasto alla Xylella, il batterio che sta decimando gli ulivi pugliesi, in quanto l’Arif non riesce a soddisfare le attività previste dall’incarico ricevuto con i suoi dipendenti. Per l’istituto Paisiello invece, si attendono risposte concrete da parte del Governo per una sua eventuale statalizzazione. In ballo ci sono anche 58 docenti che rischiano il licenziamento. Durante l’ultimo confronto tra istituzioni e lavoratori della scorsa settimana, quest’ultimi hanno denunciato come l’interesse delle istituzioni politiche e dei politici locali, si presenti soltanto durante le varie campagne elettorali (come quella in corso per le elezioni regionali e come avvenne lo scorso settembre poco prima delle elezioni per il nuovo consiglio provinciale). Impossibile dar loro torto. Il tempo sta scadendo. E la pazienza anche.
Gianmario Leone
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