La valutazione del danno sanitario di Arpa Puglia dice che se tutte le prescrizioni AIA su Ilva saranno attuate, a Taranto ci saranno 12.500 persone a rischio morte per l’inquinamento. Se non saranno attuate il rischio coinvolgerà 25.000 persone. Quei soldi andrebbero destinati alle bonifiche dei suoli e delle falde, alla conversione economica dell’area modello Bilbao. Invece si vuole condannare la popolazione di Taranto ad un futuro di veleni. Altro aspetto immorale è che nessuno risarcirà la città di Taranto dei danni subiti, come non verranno risarcite le vittime. Con la decisione dell’amministrazione straordinaria e con il decreto Renzi i risarcimenti delle vittime dell’inquinamento non potranno essere chiesti nel processo a Taranto ma nella procedura fallimentare in corso presso il tribunale di Milano. Le famiglie delle vittime si metteranno in coda con i creditori Ilva: la vita è messa sullo stesso livello dei crediti dei fornitori Ilva. Una Vergogna.
GREGORIO MARIGGIO’ – CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE PUGLIA PER I VERDI PUGLIA
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