Xylella, Frassoni (EGP) e Battaglia (Peacelink): Commissione europea lanci nuova sperimentazione

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bandiera_ue2_big_1“La Commissione europea si faccia promotrice di una ricerca su larga scala che chiarisca una volta per tutte se la causa prima del disseccamento degli ulivi del Salento sia esclusivamente la Xylella fastidiosa e su quale sia il ruolo effettivo delle concause. Nel frattempo, è fondamentale che si valutino senza restrizioni e in modo approfondito le misure alternative al taglio degli alberi, peraltro già operative”. Questa la richiesta della rappresentante di Peacelink a Bruxelles Antonia Battaglia e della Co-Presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni.  “Come sperimentato sul campo dall’associazione pugliese Spazi Popolari e come proposto dalla Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, esistono validi mezzi tecnici ed azioni di controllo per contenere il contagio e per far fronte al disseccamento degli ulivi, quali reti anti-insetto e vari trattamenti che rispettano l’agricoltura biologica”.

“Esiste infatti un notevole scollamento tra la realtà sul terreno, dove è dimostrato che in alcuni casi gli ulivi risultano effettivamente guariti da ben due anni e la posizione delle autorità italiane, che insistono sulla strategia del taglio e dei pesticidi come soluzione” continuano Battaglia e Frassoni. “Dopo più di due anni non ci sono infatti ancora certezze scientifiche: il caso della Xylella del Salento deve aprire le porte ad una ricerca a 360° che prenda in considerazione anche l’avviso dei batteriologi e le altre opinioni scientifiche in merito. Facciamo anche un pressante appello affinché la Commissione europea organizzi una nuova missione in loco dei suoi servizi competenti e chiediamo che questa volta venga inclusa anche la visita dei luoghi nei quali gli agricoltori ritengono di aver guarito le piante. Solo in questo modo sarà possibile avere una visione completa della situazione, evitando di basarsi su una documentazione scientifica incompleta e su scelte di natura ideologica”.

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