TARANTO – “Sono anni che noialtri dell’Osservatorio segnaliamo, indichiamo, denunciamo. Inutile dire che tutto è affidato al vento. Nessuno che ritenga di interessarsene anche solo come “cassa di risonanza”: nessuno! Tutto continua a scorrere come se fosse normale vivere in una città abbandonata, al triste destino dell’incuria, dell’abbandono! Ricorderete, spero questa vecchia gloria cittadina. Indecenti trofei che difficilmente riusciremo a far rimuovere. Correvano gli anni ‘80 e l’Amministrazione avviava i lavori di costruzione di quella che doveva essere la nuova sede del Liceo Artistico “Lisippo”. Che come tante altre opere “incongrue” ha visto spegnere e morire ogni aspettativa rimanendo incastonata nello squallido scenario di un quartiere nato male, cresciuto peggio e programmato per altre squallide speculazioni edilizie. Oggi che il Liceo Lisippo ha trasferito altrove la propria sede, si perdono tutte le speranze di vedere completata quella struttura che chissà per quanti anni arricchirà uno dei tanti scenari di Taranto, l’indecorosa indecente città raccolta tra i suoi tre mari: mar Grande, mar Piccolo, mare della vergogna”.
OSSERVATORIO DELLA LEGALITA’