MARCEGAGLIAI sindacati metalmeccanici di Taranto Fiom, Fim e Uilm, unitamente alle RSU, tornano a segnalare “la grave e critica situazione che si è venuta a creare per i lavoratori della Marcegaglia Buildtech di Taranto”. Nonostante l’accordo siglato in data lo scorso 3 dicembre presso il MISE infatti, “che prevedeva la ripartenza del sito industriale e la rioccupazione di tutto il personale (84 unità) attualmente in CIGS, prossimo al licenziamento, a tutt’oggi non c’è stato l’avvio di alcuna attività e lo stabilimento Marcegaglia è deserto, privo di personale e macchinari”.

Nelle scorse settimane, proprio su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, era stato riaperto il tavolo della vertenza al MISE, incontro previsto per il 24 aprile poi saltato per indisponibilità della Otlec SpA (azienda subentrante alla Marcegaglia). “Visti gli ulteriori ritardi nella rioccupazione delle maestranze, ribadiamo con forza alla Marcegaglia ed agli enti preposti di esercitare sino in fondo il dovere e la responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori” si legge in una nota unitaria dei sindacati metalmeccanici. Per questi motivi domani mattina, a partire dalle ore 9, gli stessi terranno un sit-in sotto la sede della Prefettura di Taranto, chiedendo al Prefetto di essere ricevuti, “al fine di evitare ulteriori perdite di posti di lavoro su un territorio già gravemente colpito dalla disoccupazione, e di prodigarsi per l’attivazione del tavolo ministeriale”.

L’intesa sottoscritta lo scorso dicembre, prevedeva che lo stabilimento tarantino del gruppo Marcegaglia Buildtech venisse rilevato dal gruppo piemontese Otlec: quel giorno nella Capitale erano presenti oltre ai vertici delle due aziende e del viceministro Claudio De Vincenti, le organizzazioni sindacali, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli. La Otlec, azienda che opera nella lavorazione dell’acciaio producendo cogeneratori e bruciatori, secondo l’accordo deve riavviare la produzione in linea con il core business tradizionale dello stabilimento: quindi con il know how dei dipendenti tarantini.

Gli 85 lavoratori ancora in cassa integrazione straordinaria (ridottisi dagli iniziali 140, dopo uscite incentivate e ricollocazioni negli stabilimenti del gruppo Marcegaglia), secondo quanto previsto dall’accordo dovrebbero tornare al lavoro dal novembre 2015, quando scadrà la copertura degli ammortizzatori sociali. Sono 15 i milioni di euro di investimento per attività siderurgiche e meccaniche per la produzione di motori per la cogenerazione messi sul tavolo dalla Otlec: motori per uso quasi domestico, a livello di condominio o piccola impresa che producono energia elettrica da caldaie.

E’ un settore nuovo, finalizzato al risparmio energetico. L’innovazione di prodotto prevede anche quote di aiuto regionale per la ricerca e l’innovazione con particolare intensità per il nuovo settore industriale. Il passaggio di consegne ufficiale tra il gruppo Marcegaglia e la Otlec avvenne lo scorso 15 dicembre nella sede di Confindustria Taranto. Alla stesura delle firme erano presenti i sindacati, ed i dirigenti delle due aziende. Secondo gli accordi sottoscritti, l’azienda doveva subentrare a partire dal mese di gennaio e con l’inizio del nuovo anno, proprio tra gennaio ed il mese di marzo, sarebbero potute partire le prime 21 assunzioni. Ad oggi, invece, di nuovo c’è soltanto l’insegna della Otlec che ha sostituito quella della Marcegaglia.

Gianmario Leone

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