Isolaverde, tensione continua
TARANTO – Prosegue senza sosta la protesta dei lavoratori della società partecipata della Provincia, ‘Taranto Isolaverde’. Nella mattinata di ieri alcuni operai sono saliti nuovamente sui tetti del palazzo del governo per richiamare l’attenzione sulla loro vertenza. La protesta è rientrata nel corso della giornata ma i lavoratori, alcuni dei quali già dichiarati in esubero con tanti altri che rischiano di fare la stessa fine, hanno deciso di riunirsi in assemblea permanente.
Ieri mattina si è infatti svolto un incontro a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Martino Tamburrano, l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli e l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni. La notizia emersa è che le risorse del fondo di garanzia regionale sono attualmente bloccate. Il presidente della Provincia Martina Tamburrano ha invece chiesto di ridurre di tre milioni e mezzo di euro i tagli per il riordino delle Province previsto dalla legge Delrio, in modo da impiegare le risorse a favore di ‘Isolaverde’ e garantire così la prosecuzione di alcuni servizi che l’ente eroga.
Il Governo ha previsto un taglio per gli enti provinciali di oltre un miliardo di euro a livello nazionale, eliminando le società partecipate e riducendo del 50% il personale dipendente, la Provincia di Taranto è tenuta ora a “restituire” allo Stato, 14 milioni e mezzo relativi al 2015, cui si aggiungono altri 5 milioni per il 2014, pena il commissariamento dell’ente. Motivo per cui la Provincia non è più in grado di tutelare la società Isolaverde, senza gli opportuni finanziamenti.
I lavoratori, in forte stato di agitazione, attendono ancora gli stipendi di marzo ed aprile e non hanno ancora oggi alcuna certezza sul loro futuro occupazionale. Allo studio, insieme con la Regione, la possibilità di reimpiegare la stragrande maggioranza dei lavoratori nel progetto “Difesa del suolo”, per la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio prevenendo gli allarmi meteoreologici. E’ infatti alla Regione che spetta il compito di finanziare per 3 milioni e 600 mila euro tali interventi.
Per nuove mansioni da far svolgere agli operai (sono in tutto 228 quelli interessati) si sta pensando di coinvolgerli anche nella vigilanza idrogeologica e nel piano regionale di contrasto alla Xylella, il batterio che sta decimando gli ulivi pugliesi, in quanto l’Arif non riesce a soddisfare le attività previste dall’incarico ricevuto con i suoi dipendenti. “L’assemblea – ha spiegato l’assessore Caroli – ha chiesto che la gente rimanga in servizio e che si torni a pagare gli stipendi sino a che ci sono le risorse”. Provincia, Regione e sindacati hanno manifestato la volontà di un impegno comune per attivarsi affinché da un lato il governo accetti la proposta della Provincia sulla riduzione delle risorse da restituire a Roma, dall’altro che si mettano a disposizione di Isolaverde “nuove attività e nuovi affidamenti rivenienti da una annunciata progettualità da parte della Provincia”.
Il confronto con i lavoratori è stato molto vivace, a tratti molto teso. Gli operai denunciano come l’interesse delle istituzioni politiche, si presenti soltanto durante la campagne elettorali (vedi lo scorso settembre poco prima delle elezioni per il nuovo consiglio provinciale). Accusa che l’assessore Caroli ha respinto al mittente. “Io sono qui per dovere istituzionale, per trovare una soluzione ai vostri problemi – ha dichiarato -. Voglio darvi una certezza per il futuro: devono pagarvi lo stipendio, sulla pelle della gente non si scherza. Abbiamo delle responsabilità nei vostri confronti”. Vedremo.
G. Leone