Giornata mondiale vittime dell’amianto: Legambiente presenta dossier
Domani si celebra la giornata mondiale delle vittime dell’amianto per ricordare le tante persone che hanno perso la vita a causa della fibra killer e per attirare l’attenzione sull’attuale situazione in tema di interventi e bonifiche, necessari per fermare questa drammatica emergenza per cui, ogni anno, in Italia muoiono ancora 4mila persone per tutte le malattie asbesto correlate, con oltre 15mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2008 (Registro Nazionale Mesotelioma di Inail).
A 23 anni dalla sua messa al bando, l’amianto è ancora diffusissimo, in diverse forme, sul nostro territorio: le stime (per difetto) di CNR-Inail parlano di ben 32 milioni di tonnellate; il Programma nazionale di bonifica del Ministero dell’Ambiente conta 75mila ettari di territorio in cui è accertata la presenza di materiale in cemento amianto. In Italia ogni anno continuano ad essere pochi gli interventi di bonifica realizzati (si smaltiscono 380mila tonnellate di asbesto) e, continuando di questo passo, si stimano non meno di 85 anni per completare la dismissione di tutto l’amianto sulla Penisola. In Puglia sono oltre 5mila i tetti in eternit censiti e si stima l’esistenza di 1.750.000 mc di materiale contenente la fibra killer, di cui 506.595 mc nella sola provincia di Bari. Ad oggi sono 670 i siti bonificati e vi è in tutta la regione un unico impianto di smaltimento.
«Facciamo appello alla Regione Puglia – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – affinché approvi urgentemente il Piano Regionale Amianto, sostenga economicamente i cittadini che intendono rimuovere e bonificare le strutture contaminate dalla fibra killer e avvii la realizzazione degli impianti regionali necessari a garantire un corretto smaltimento dell’asbesto».
È poi fondamentale promuovere una corretta informazione sul problema amianto, su come comportarsi per eseguire interventi corretti e sui rischi derivanti dall’esposizione alle fibre dovuta al deterioramento delle strutture ma anche allo smaltimento illegale dei materiali. A tal proposito Legambiente Puglia, lo scorso dicembre, ha lanciato “Puglia Eternit Free”, la campagna regionale di informazione sul rischio amianto – realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e con la collaborazione del partner tecnico Teorema Spa – rivolta sia alle amministrazioni comunali che ai cittadini. L’associazione ambientalista ha perciò attivato il numero verde 800 131 026, dove ogni settimana stanno arrivando numerose chiamate, a cui cittadini ed enti possono rivolgersi per richiedere un sopralluogo gratuito, effettuato dai tecnici della Teorema Spa, al fine di censire l’eventuale presenza di materiali e/o manufatti contenenti amianto e illustrare le opportune procedure da adottare per rimuovere l’asbesto riducendo l’impatto sulla salute.
«Invitiamo le amministrazioni pugliesi ad aderire alla campagna Puglia Eternit Free – conclude Tarantini – e i cittadini a contattare il numero verde. Nella nostra regione c’è ancora tanto da fare per dire ‘addio amianto’, a partire dalla messa in sicurezza definitiva della Fibronit». Legambiente sta portando avanti la sua battaglia contro l’amianto anche nelle scuole attraverso un cortometraggio e una pièce teatrale: grazie alla trasposizione della regista Alessandra Lanzilotti, tratta dal romanzo “Pane e Amianto” del giornalista Giuseppe Armenise, infatti, in Puglia è andato in scena “Altrove”, uno spettacolo sul noto caso Fibronit che per anni ha tormentato il capoluogo pugliese.