Xylella: blitz della Gdf e del Corpo Forestale
Blitz ieri dei militari della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato di Lecce negli uffici dell’Osservatorio Fitosanitario regionale di Bari, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce sulla vicenda della Xylella Fastidiosa, il batterio killer degli ulivi in Salento. In esecuzione di un decreto di esibizione, a firma dei pubblici ministeri Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci della Procura di Lecce, è stata acquisita copia di documenti di vario tipo, anche di natura contabile. La Procura di Lecce ha aperto un anno fa l’inchiesta sulla diffusione del batterio negli uliveti salentini. Al momento l’inchiesta, in cui si ipotizza il reato di diffusione colposa di una malattia delle piante (art.500 del codice penale), è ancora a carico di ignoti.
Intanto alla Commissione europea la direzione generale per l’Agricoltura “sta esaminando le possibilità di un sostegno per gli agricoltori” che devono fronteggiare l’emergenza causata dal batterio killer degli ulivi, Xylella fastidiosa. Lo ha detto all’ANSA Daniel Rosario, portavoce del commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan, commentando la lettera inviata nei giorni scorsi al responsabile della Pac dal ministro per le politiche agricole e alimentari Maurizio Martina.
Nella missiva il ministro sottolineava la necessità di prevedere un sostegno concreto da parte dell’Unione Europea per tutelare gli agricoltori e i vivaisti colpiti, coprendo le perdite subite. Il portavoce ha tenuto a ricordare che la gestione del dossier su Xylella non è di competenza dell’Agricoltura ma della Direzione Salute. La questione sarà infatti nuovamente sul tavolo degli esperti degli Stati membri e dell’esecutivo Ue nel Comitato fitosanitario europeo in programma i prossimi 27 e 28 aprile a Bruxelles.
“Sono positive le aperture della Commissione europea alle nostre richieste di trovare strumenti utili per tutelare produttori e vivaisti colpiti dalla Xylella in Puglia. Ora bisogna individuare tempestivamente le risorse e consentire la salvaguardia del reddito degli agricoltori”. Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato quanto affermato dal portavoce del commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan a seguito della lettera inviata nei giorni scorsi al responsabile della Pac dal ministro Martina. “Continuiamo a lavorare in vista del Comitato fitosanitario europeo di fine mese e per questo i nostri uffici restano in continuo contatto con Bruxelles. All’emergenza – precisa il ministro – va data una risposta europea, che tenga conto delle esigenze soprattutto dei territori colpiti. Il nostro impegno è massimo in questo senso. Allo stesso tempo è fondamentale andare avanti con le buone pratiche agricole e la lavorazione dei terreni previste dal Piano del Commissario di Protezione civile. In questi giorni – conclude Martina – si è lavorato molto e gli agricoltori stanno rispondendo positivamente al nostro appello a combattere la diffusione del batterio. Non bisogna abbassare la guardia”.
“Il mantenimento della misura di estirpazione di tutte le piante ospiti di Xylella nel raggio di 100 metri da una pianta infetta” è una delle criticità che, secondo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sono contenute nella Decisione comunitaria in merito alla emergenza Xylella fastidiosa, il batterio che ha colpito gli ulivi del Salento la cui discussione che si svolgerà nel prossimo Comitato sanitario fitopermanente (Bruxelles 27 e 28 aprile).
Vendola ha scritto al commissario europeo per la Salute, Vytenis Andriukaitis, e per conoscenza al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e all’ambasciatore Stefano Sannino, per evidenziare “la persistenza di alcune criticità” contenute nella bozza della Decisione comunitaria, pur riconoscendo e “apprezzando il recepimento di alcune istanze italiane”. Tra le criticità nella bozza di Decisione, per Vendola, “la mancata deroga per le produzioni vivaistiche in area delimitata del Salento della specie Vitis, il divieto dell’impianto di tutte le piante appartenenti ai generi delle specie identificate come ospiti del ceppo CoDiRO Xylella, il mantenimento di generi, tipo Portulaca, Malva, Sorgo e, ancor più, Quercus, solo sulla base di una segnalazione preliminare di infezione, mai confermata né con l’unico metodo diagnostico con cui erano state segnalate né con altri metodi”.
L’estirpazione di tutte le piante ospiti di Xylella nel raggio di 100 metri da una pianta infetta viene definita da Vendola “drammatica” e il governatore invita quindi il Commissario a riflettere sull’impatto che ciò potrà avere sull’agricoltura pugliese. “Brevi considerazioni” necessarie, secondo Vendola, nella speranza che il Commissario Ue, “possa aiutarci a condividere con gli altri Stati membri il principio secondo il quale le misure da adottare, oltre a fondarsi sul principio della prudenza, devono essere motivate con presupposti scientifici per evitare azioni di tipo speculativo e commerciale oltre che dai Paesi dell’Unione, anche da parte di Paesi extra Europei, come è già avvenuto per Algeria e Marocco”. “Qualsiasi Decisione comunque verrà presa la prossima settimana – conclude – dovrà essere accompagnata da adeguati interventi finanziari per le azioni di eradicazione e per il sostegno sia agli agricoltori e vivaisti pugliesi, danneggiati dalla fitopatia e dalla conseguente crisi di mercato alla quale assistiamo”.