Ilva, rifiuti da Taranto ad Augusta: crescono i “no”
“Contrari al conferimento ad Augusta dei rifiuti provenienti dall’Ilva: è una scelta scriteriata, chiunque l’abbia fatta”. I deputati regionali Bruno Marziano, presidente della III commissione Agricoltura e Attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, e Marika Cirone Di Marco hanno chiesto un incontro urgente della IV commissione Ambiente e Territorio. Si apre un fronte polemico dopo la partenza della nave ‘Rita Br’ che nei giorni scorsi ha scaricato un carico di “polvere d’altoforno” proveniente da Taranto. Dopo Legambiente che è stata la prima a sollevare la questione ambientale, adesso anche i due esponenti del Partito democratico sollevano il caso a livello regionale.
I due deputati regionali porteranno l’argomento in commissione: “Per far emergere tutti gli aspetti legati alla vicenda di una nave che arriverà ad Augusta carica di rifiuti provenienti dall’Ilva e che dovrebbero essere conferiti in una discarica del centro siracusano. Contestiamo fermamente – hanno affermato Marziano e Di Marco – una scelta che consideriamo scriteriata, al di là della tipologia dei rifiuti e a prescindere da chi l’ha fatta: se di carattere pubblico o una intesa raggiunta da privati. L’area di Augusta è ad alto rischio di crisi ambientale, – sostengono – a causa di una violenta aggressione del territorio di cui è stata vittima negli ultimi anni. Chiediamo che vengano forniti tutti gli elementi necessari per ricostruire la vicenda e capire di chi sono le responsabilità. Noi ci opporremo indiscutibilmente all’ennesimo tentativo di arrecare danni al nostro territorio”. La questione ha suscitato un vespaio di polemiche nonostante le autorità competenti abbiano sottolineato che si tratta di “rifiuto non pericoloso” così come classificato dalla vigente normativa nazionale sul trasporto marittimo delle merci.