Intanto nella giornata di ieri il Sindaco Stefàno ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori del porto, Oronzo Fiorino (Cgil), Carmelo Sasso (Uil) e Emidio Albani (Cisl). Nel corso dell’incontro sono state affrontate ancora una volta le tematiche inerenti le garanzie per i lavoratori TCT, i rapporti con la società concessionaria del molo polisettoriale e il futuro dello scalo portuale tarantino. “In relazione ad esse – si legge in una nota diffusa da Palazzo di Città – e alla posizione da assumere una volta conosciuta la nota inviata dal governo a TCT, si è convenuto che il punto di partenza per ogni trattativa è il testo del documento approvato dal Comitato Portuale di Taranto, ritenuto unico luogo utile a rappresentare le istanze delle istituzioni, dei lavoratori e degli operatori del Porto di Taranto”. Il sindaco ha inoltre fatto propria “l’intransigenza sulla minima base di trattativa che consta dell’arrivo immediato di almeno un feeder al mese sui 900 metri di banchina disponibili”. “Al neo Sottosegretario De Vincenti, delegato a presiedere il Tavolo per Taranto, – chiude la nota – saranno rappresentate con forza queste istanze, avendo chiaro, sin da ora, che non è più consentibile derogare da una visione che abbia come obiettivo primario il rilancio e lo sviluppo del porto”.
Infine, nella giornata di lunedì, il presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, Sergio Prete, ha firmato il decreto che spiana la via all’affidamento dei lavori di riqualificazione della banchina e dei piazzali “in radice” del molo polisettoriale. Nei prossimi giorni verrà pubblicato un avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse per l’affidamento dei suddetti lavori. “L’intervento – fa sapere l’Authority – consiste nell’ammodernamento della banchina e dell’area in radice al molo polisettoriale. È finalizzato al pieno recupero funzionale di aree oggi non nella disponibilità della TCT. Nell’ambito del suddetto accordo è infatti prevista la riconsegna alla Taranto Container Terminal degli ulteriori 550 metri, già oggetto di concessione”.
L’intervento attiene ad opere strutturali lungo le esistenti banchine in radice, finalizzate a perseguire una molteplicità di scopi: adeguamento della banchina operativa, delle aree di stoccaggio ad essa annesse e della recinzione dell’area in concessione; adeguamento ed ammodernamento della banchina di servizio con riempimento della zona a quota ribassata per portare l’intera superficie a più di 3 metri sul livello del mare; realizzazione degli impianti elettrici e speciali a servizio delle aree di banchina; realizzazione dell’impianto di drenaggio delle acque meteoriche costituito da un sistema di canalette, fognoli, collettori, impianto di sollevamento e una tubazione in pressione. Staremo a vedere.
Gianmario Leone
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