Ilva, TrasportoUnito: tante promesse e nessun fatto
Grande liquidità e pagamento immediato dei fornitori: promesse elargite alla fine di febbraio agli autotrasportatori che si mobilitavano in Italia fuori dai cancelli dell’Ilva dall’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Delrio, e che decorsi due mesi dalla composizione – per certi versi incauta – di quella vicenda, rimangono lettera morta.
Nel merito:
1 – i crediti vantati dalle imprese dell’autotrasporto anteriormente al 21 gennaio 2015 (data di ammissione di Ilva Spa alla procedura di Amministrazione Straordinaria) saranno liquidati, non oltre un terzo, fino al 30 giugno prossimo. Decorsa quella data, sarà nuovamente massima incertezza sui tempi necessari per l’erogazione dei successivi acconti. Intanto, nell’attesa di ricevere quanto di competenza, le imprese sono invitate a “pazientare con fiducia”, dovendo peraltro dimostrare la fondatezza della propria pretesa con un ulteriore ingombro di carattere burocratico che non garantisce celerità al pagamento del debito contratto.
2 – la dotazione finanziaria di 35 milioni di euro del Fondo di Garanzia per le PMI che avrebbe dovuto sostenere le imprese creditrici prossime al baratro al termine del fermo dei servizi, è rimasta solo sulla carta. Numerosi imprenditori si sono rivolti a Trasportounito lamentando che i propri istituti di credito si dichiarino non al corrente della misura in questione.
Rinnoviamo pertanto l’invito a dare attuazione a misure concrete per dotare Ilva SpA in A.S. della necessaria liquidità economica per continuare a prestare i servizi di trasporto e salvaguardare l’attività produttiva.
NOTA STAMPA TRASPORTOUNITO